L’arbitro Irrati: “Sì alle interviste post-partita. Il VAR serve”
Massimiliano Irrati, arbitro con più di 80 presenze in Serie A, intervistato da Radio Anch’io lo sport, ha parlato dell’importanza del VAR nel campionato italiano.
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“Quando Rosetti, leader project del progetto Var, ci iniziò a parlare di questa cosa due anni fa sembrava inapplicabile – ammette – ero molto dubbioso e scettico, convinto che potesse trasformare il calcio in peggio ma mi sono dovuto ricredere. I fatti hanno dimostrato che il VAR serve“.
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L’arbitro spiega nel dettaglio: “Il comportamento dei calciatori è migliorato, il gioco effettivo è aumentato. Chiunque faccia l’arbitro non può che apprezzare l’aiuto che viene da fuori, prima doveva decidere completamente da solo e mentre tutti gli altri rivedevano le azioni lui era l’unico a non poterlo fare”.
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“In A siamo 21 arbitri – prosegue Irrati – 21 personalità diverse, 21 concezioni diverse dell’arbitraggio anche se lavoriamo per fare tutti le stesse cose, chiaro che un minimo di discrezionalità ci sia”.
Il fischietto toscano parla poi della possibilità che prima o poi gli arbitri parlino dopo le partite: “Se ci sono le condizioni perché non farlo, noi ci incontriamo costantemente con allenatori e giocatori, siamo in grado di sostenere un’intervista, chiaro che se si parla solo di un episodio o di favoritismi non diventerebbe fattibile. In altri contesti non ci sarebbero problemi”.