Luiz Felipe frainteso: rosso e scoppia in lacrime. Ecco cos’è successo
Una gara che negli ultimi minuti è stata stravolta dal nervosismo che ha colpito i calciatori. Momenti concitati e tanti cartellini sia per l’Inter che per la Lazio dopo il gol di Felipe Anderson avvenuto mentre Dimarco era a terra.
I biancocelesti hanno continuato l’azione segnando un gol pesantissimo ed è scoppiata una sorta di rissa. Gli ultimi minuti di gara sono stati di conseguenza vigorosi e frenetici. Poi, dopo il fischio finale, il rosso a Luiz Felipe che scoppia in lacrime. Un momento che sembra del tutto frainteso.
Cos’è successo? Luiz Felipe ha esultato per la vittoria, in un clima teso, saltando addosso a Correa. L’arbitro ha colto il gesto come una provocazione e ha comandato al calciatore di lasciare il campo. In verità Correa e Luiz Felipe sono molto amici da anni. E il gesto del biancoceleste serviva a spezzare la tensione. Ecco il perché delle lacrime per quello che doveva essere una parentesi tra fratelli del pallone in un momento forse sbagliato.
Il video
There was never a dull moment in #LazioInter even after the game!
Almost simultaneously, #LuizFelipe gets sent off (for trying to taunt #Correa by jumping on his back) while Correa is being restrained from retaliating against another Lazio player ⬇️ pic.twitter.com/qQDJiPO6wl
— Rete This Way: A Calcio Podcast 🇨🇦🇮🇹 (@ReteThisWay) October 16, 2021
Le scuse di Luiz Felipe via Instagram
“Vorrei esprimermi sulle ripercussioni negative in relazione a quanto accaduto oggi, a fine partita. Innanzitutto, voglio chiarire che ho un grande rispetto per l’Inter o per qualsiasi altro club. Siamo tutti professionisti, che lavorano per perseguire i nostri obiettivi e non mancheremmo mai di rispetto a un altro professionista. A fine partita sono finito per saltare sulle spalle di Tucu perché è uno dei grandi amici che il calcio mi ha dato”.
“Le nostre famiglie sono amiche e siamo sempre stati molto uniti. Lì, quello che volevo di più era abbracciarlo e scherzare sul risultato, per quanto la nostra amicizia lo permette, ma mi sono emozionato. Forse, ripensandoci, non era il momento migliore o il luogo più adatto”.