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Lazio, Inzaghi: “Sarà un Palermo chiuso, dovremo dare il 130%”

Stagione esaltante per Simone Inzaghi. Il tecnico sta portando in alto la Lazio, in piena zona Europa League e in finale di Coppa Italia. In conferenza stampa però, il tecnico biancoceleste esordisce ricordando la scomparsa di Michele Scarponiciclista morto questa mattina a causa di un incidente stradale: “Faccio le condoglianze alla famiglia, mi unisco al dolore dei cari. Non lo conoscevo di persona ma me ne hanno parlato bene“. Un ricordo doveroso. Poi si torna al campo e Inzaghi si gode l’atmosfera intorno alla sua squadra: “Il clima è buono. Contro il Genoa avevo chiesto una reazione ed abbiamo giocato bene. Con i tre punti sarebbe stata una Pasqua migliore ma un punto va bene, anche se avremmo meritato la vittoria“.

Domani ostacolo Palermo per i biancocelesti. Due squadre ai poli opposti, ma Inzaghi deve fare i conti con qualche defezione: “Oggi ci sarà un allenamento e domani un risveglio muscolare – spiega – . Domani non avrò a disposizione Radu, Murgia e Marchetti. Schiererò chi mi possa permettere di vincere una gara che per noi è fondamentale. Mi aspetto un Palermo abbastanza chiuso, Bortoluzzi metterà in campo una squadra che vorrà crearci dei problemi ma dovrà trovare una Lazio con furore agonistico. Dovremo dare il 130%“. Inzaghi non ammette distrazioni, il finale di stagione non permette di abbassare la guardia e lasciare punti per strada. Settimana che ha visto tenere banco la questione Cataldi, preso di mira dai tifosi biancocelesti per un’esultanza eccessiva al gol di Pandev: “Nessuno ha mai messo in discussione l’amore del ragazzo per la Lazio. Vanno capiti sia i tifosi che il ragazzo, che adesso gioca per il Genoa“.

Lazio lanciatissima e che può approfittare di tre gare consecutive in casa: “Spero che i veri laziali domani vengano allo stadio, abbiamo bisogno di loro. I nostri tifosi ci stanno aiutando, poi la Curva si è sentita. Anche in trasferta“. Ultima volata verso la fine del campionato. Un periodo delicato, in ballo tanti traguardi importanti e pesanti: “Ad oggi non abbiamo fatto o vinto nulla, mi preme molto questo finale. Fino ad ora abbiamo fatto grandi cose ma manca lo sprint finale. Mi aspetto di trovare una squadra pronta. Nella corsa ai posti nobili nessuno molla, i calendari tra l’altro si equivalgono“.


Un pensiero anche al fratello Filippo, protagonista di una splendida promozione sulla panchina del Venezia: “Aveva un girone complicato, lui è stato bravissimo ma anche umile – afferma Inzaghi – . Quest’ultima gli ha fatto accettare una sfida in Lega Pro dopo 25 anni di Serie A e tanti trofei in bacheca. Una vittoria meritata, così come le gioie che gli auguro“. Non manca il parere del tecnico biancoceleste sulla decisione di introdurre la VAR dal prossimo campionato: “E’ giusto che il calcio abbia questo strumento. Gli episodi vanno valutati nel giro di 15-20 secondi altrimenti non è calcio, ma questi secondi possono essere utili per farsi un’idea chiara sulla decisione da prendere sull’episodio“.

 

 

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