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L’eccitante brindisi sullo 0-1 per “l’addio” a Tedino. Le pagelle ironiche di Amenta e Ferrara

Noi, con lo stadio triste e desolato, ormai ci sentiamo più a nostro agio perché siamo abituati così. Oltretutto su Canale 5 c’era l’Isola dei famosi ed evidentemente molti tifosi sono rimasti a casa per verificare se c’era posto per Tedino dopo l’esonero. Tedino adotta il turn over, non sappiamo se per gli impegni ravvicinati o solo per pura disperazione, e si vedono in campo pure Dawidowicz e La Gumina. Al 5′ grande punizione di Jajalo che sfiora il palo e ci sembra tutto molto bello.

LE PAGELLE DI GUIDO MONASTRA

ZAMPARINI: “NON CREDEVO AI MIEI OCCHI. UNA LIBERAZIONE”


Trovare spazi è difficile perché l’Ascoli ha schierato sulla linea della difesa pure le mogli dei giocatori e almeno un magazziniere e quando necessario i bianconeri picchiano come fabbri ferrai sotto effetto anfetamina. I bianconeri provano pure qualche contropiede e non ci si può rilassare per niente nonostante i comodi spazi tra i seggiolini vuoti. Il gioco del Palermo nei primi venti minuti continua a passare quasi sempre e solo da Coronado che gioca come se i palloni in campo fossero due e quello che ha al piede debba portarlo a casa.

IL COMMENTO DI TEDINO A FINE GARA

Il primo tempo quindi scivola via in maniera abbastanza equilibrata e i vostri cronisti sinceramente si chiedono: “Ma come minchia dobbiamo segnare?”. Al 23′ la più grande occasione rosanero con Jajalo che pesca Nestorosvki in area con un grande passaggio e il portiere dell’Ascoli la mette in angolo su uno splendido colpo di testa. Al 38′ l’estremo difensore (punto “gergo calcistico” per noi) si ripete mettendo in angolo su tiro da fuori di Coronado. Quando tutto sembra noioso e scontato come la prima notte di nozze di un eunuco, arriva la tragedia.

L’Ascoli, che sa come si fanno i contropiede, infila un paio di passaggi e arriva in porta con un cross preciso e un tiro impreciso che pesca Bianchi solo. Il giocatore dell’Ascoli prova pure a sbagliare prendendo in pieno un difensore del Palermo che però staziona inspiegabilmente dentro la porta e non davanti.

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LA RABBIA DI SERSE COSMI

Indecisi se tentare il suicidio subito o attendere almeno il tempo di salutare le famiglie, ci coglie la fine del primo tempo e restiamo attoniti e istupiditi a pensare: “Ma a noi chi minchia ce lo fa fare?”. Rientriamo nel secondo tempo ancora intontiti ma al 1′ su un batti e ribatti in area Rispoli pareggia e stracciamo la lettera d’addio. Al 2′ minuto Coronado si ricorda di essere brasiliano, mette la palla al piede, salta tutti gli avversari e pure La Gumina e fa gol! Due a uno!!! Suicidio definitivamente archiviato. L’Ascoli è completamente in bambola e al 10′ lascia solo Rispoli in area. 3 a 1 ed estasi!

Nello spogliatoio avranno evidentemente distribuito uno Jagerbomb (un po’ di amaro Jagermeister, un po’ Red Bull, ndr) a testa per salutare Tedino definitivamente ma l’effetto è stato eccitante e il secondo tempo è una passeggiata sull’erba appena tagliata con le pantofole. C’è pure gloria per Nestorosvki che segna una punizione magistrale al 37′ ma non esulta probabilmente per rispetto di una vecchia zia che ha avuto un flirt ad Ascoli nel primo dopoguerra. Finisce tra gli applausi e i doverosi insulti ai catanesi. Empoli e Frosinone pareggiano e torniamo a respirare e a sperare. Perché noi ve lo diciamo: per i playoff il fisico a noi due manca! Forza Palermo!

ZAMPARINI PERDE IL LUPO MA NON IL VIZIO

PALERMO – ASCOLI, GLI HIGHLIGHTS

Pomini – 6. Non deve fare miracoli e non fa minchiate e a noi sembra già tanto. Ordinario.

Rispoli – 10. Torna a correre come una littorina e noi ritroviamo la vittoria. Due gol e una prestazione da motorino truccato. Antidoping.

Rajkovic – 6,5. Ci sembra il migliore della difesa nel primo tempo anche se sta dentro la porta sul tiro di Bianchi e sembra un glitch di Fifa su PS4. E’ sempre perfetto sui tempi ma ad ogni intervento stiamo con il fiato sospeso perché ci sembra incollato con la sputazza. Fragile.

Struna – 6. Sull’azione del gol ascolano ci sembra fermo a pettinarsi. Acconciato.

Bellusci – 6. Gioca a sinistra e non ci sembra a proprio agio. Nel secondo tempo si produce un un dribbling prolungato alla Coronado che ci fa temere per la sua salute. Brasiliano a metà.

Szyminski – 6. Tedino insiste a schierarlo sulla fascia al posto di Aleesami ma si vede che non ha voglia di scendere in avanti neanche quando passa l’autobus. Quando lo fa però segniamo. Bussola!

(dal 27′ s.t. Accardi – s.v.)

POMINI: “SIAMO UMANI ANCHE NOI”

Jajalo – 6. Sembra quasi ispirato e nonostante la solita velocità da bradipo a volte mette pure i compagni in condizione di tirare in porta. Moviola.

Dawidowicz – 6. Dà sostanza al centrocampo, sradicando avversari e pallone ma quando tocca la palla gli serve la chiave inglese per raddrizzare i piedi. Torto.

Coronado – 7. Ci fa impazzire di rabbia nel primo tempo e di gioia nel secondo quando segna un gol da vero campione. Bipolare.

La Gumina – 5. Riesce a fare un numero di falli maggiore del numero di palloni che tocca. Non è lucido e ci sembra troppo nervoso. Valeriana.

(dal 20′ s.t. Gnahoré – s.v.)

Nestorosvki – 7. Lottare, lotta: e questa volta segna pure con una punizione magistrale. Pernambucano.

(dal 40′ s.t. Moreo – s.v.)

Tedino – 6. La squadra continua ad affidarsi a Coronado per provare a segnare senza neanche preoccuparsi se sia in campo o meno. Nello spogliatoio però qualche magia deve averla fatta perché in campo entra un’altra squadra. Silvan.

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