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Lega Pro, il vicepresidente Vulpis: “Girone C un inferno? Non è così”

Il vicepresidente vicario della Lega Pro, Marcel Vulpis, risponde a Furio Zara, giornalista di Repubblica che dopo l’aggressione a Iemmello durante Foggia-Catanzaro ha definito il girone C “un mix fra inferno e farsa”.

“Un bambino, un genitore o un potenziale sponsor che volesse seguire il girone C non dovrebbe neppure avvicinarsi – scrive Vulpis in una lettera riportata da TuttoC – tale è la dimensione del male descritto dal collega Furio. Chiaramente non è così: questa rappresentazione non ci rappresenta in alcun modo. Ad oggi, non ho mai vissuto le atmosfere da te raccontate Furio. Forse sarò stato anche fortunato, ma non credo. Piuttosto ho trovato, ovunque, grande umanità e rispetto”.

E sull’aggressione ai danni di Iemmello, il vice di Ghirelli prosegue: “Quello che è successo è chiaramente una cosa gravissima (e deve essere punita “senza se” e “senza ma”). Non rappresenta, in alcun modo, né l’immagine del club, né dei tanti supporter foggiani che si recano allo stadio semplicemente per tifare la squadra del cuore. Non possiamo utilizzare questo caso, pertanto, per rappresentare il girone C come un vero e proprio inferno. I violenti esistono, vivono tra di noi, ma non sono la maggioranza né nella nostra serie, né negli altri gironi”.


“Ecco perché Furio mi permetto di dirti: il girone C, così come gli altri due, non è l’Inferno che hai raccontato nella tua storia. Ti invito, quando vuoi, ad accompagnarmi per assistere a un match, così potrai toccare con mano quanto ti sto raccontando. Puoi raccontare tutto ciò che vuoi, ma ti chiedo la cortesia di non trasformare un episodio o singoli momenti, nella fotografia (surreale) di un intero movimento. Questo non è giusto e rischia di trasformarsi, tra l’altro, in un danno d’immagine (presente e futuro) per l’intera Lega”

“Certamente – conclude Vulpis – a partire dalla prossima stagione sarò ancora di più sui campi (soprattutto su quelli più caldi). E magari ci andremo insieme. Furio continua a seguirci provando a raccontare magari le tante storie belle di questa serie calcistica, porta di accesso, come ben sai, al professionismo”.

 

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