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Il legale di Zamparini: “Rito immediato? Solo per tenerlo ai domiciliari”

L’avvocato Antonio Gattuso, che cura la difesa di Maurizio Zamparini, espone il proprio punto di vista sull’accoglimento della richiesta di rito immediato per l’ex presidente del Palermo nell’ambito dell’inchiesta sui bilanci della società rosanero, non smentendo l’ipotesi di una nuova richiesta per eventualmente revocare gli arresti domiciliari. Il processo – come anticipato ieri – avrà inizio il 2 luglio

Sul rito immediato Gattuso spiega: “Il rito immediato è una formula particolare, prevista quando c’è evidenza della prova (e non è questo il caso) oppure nell’ipotesi in cui c’è una misura cautelare in atto e soltanto per i reati per i quali la misura cautelare è stata applicata. Questa ipotesi dell’immediato però ha dei limiti, diciamo di buonsenso: se questo reato è collegato ad altre posizioni o altri reati contestati allo stesso imputato, infatti, con il rito immediato rischi fortemente di ‘duplicare’ il processo”.

Sono passati circa due anni dall’inizio dell’attività investigativa, un tempo oggettivamente lungo, occupato peraltro dalla vicenda dell’istanza di fallimento avanzata dalla Procura e rigettata dal tribunale che in base alla relazione di un collegio di periti non ha ritenuto di accogliere, ritenendo che la situazione del Palermo per quanto critica non fosse arrivata allo stato di decozione.


IL PALERMO A YORK CAPITAL, ORMAI È FATTA

Ora siamo in dirittura d’arrivo, con la richiesta – accolta – di procedere con il rito abbreviato nei confronti dell’ex patron del Palermo. E l’avvocato Gattuso non nasconde il disappunto. “Probabilmente qualcuno ha calcolato male i tempi, procedendo con il rito ordinario Zamparini avrebbe potuto essere rimesso in libertà per decorrenza dei termini (il 25 aprile, ndr). Questo non è altro che un escamotage per bloccare tutto ciò e, a mio parere, non so se effettivamente riusciranno a bloccare l’uscita di Zamparini. E in ogni caso hanno creato qualcosa di incredibile: si farà un processo solo per Zamparini e poi un altro – praticamente una fotocopia – per tutti gli altri che saranno rinviati a giudizio, con due collegi separati e una inevitabile duplicazione di oneri, a carico ovviamente del contribuente”.

Sugli altri indagati e il loro eventuale rinvio a giudizio invece dice: “Si attenderà l’avviso di conclusione indagini, Tempi? Se ne parlerà probabilmente a estate inoltrata”.

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