Caro Zamparini, una sola domanda: perché tutto ciò?
Caro presidente,
perché? Perché questo scempio non solo tecnico ma anche di immagine per Lei e la città che “suo malgrado” rappresenta?
La retrocessione per Lei non è un problema? Posso anche essere d’accordo, non è un dramma anche se mai come quest’anno avrebbe dovuto essere facile conquistare la salvezza (che è ancora matematicamente raggiungibile). Ma tutto il resto no. No e poi no.
Non è giusto nemmeno che Lei, protagonista e artefice della più bella pagina di storia del calcio palermitano, sia adesso ricusato dal “suo” popolo come la peggiore delle sventure, quasi costretto a fuggire come un ladro. E qui non si parla soltanto della passione sportiva. Perché questo popolo è abituato a retrocedere, nella vita di tutti i giorni è retrocesso al 100esimo posto della classifica di vivibilità. Ed è retrocesso sportivamente, con Lei, già quattro anni fa senza che sia successo niente. Anzi, grazie alla passione della città, all’eccellente lavoro di Iachini e alla sua voglia di ripartire, il Palermo è tornato in serie A in appena un anno, “consolandosi” con la conquista di una serie di primati in serie B.
Il calcio è passione e Lei lo sa bene. E’ passione la sua quando investe soldi (investiva) su giovani talenti (gli ultimi Pastore, Dybala, Vazquez e Belotti), quando parla in radio e Tv, quando il calcio le tributa il ruolo di personaggio a tutto tondo. Ed è normale, altresì, che Lei curi i suoi interessi economici, che faccia qualche cessione remunerativa di giocatori (ma con Toni e Belotti qualche cantonata l’ha presa), ci sta pure che Lei reclamizzi il suo prodotto facendolo apparire meglio di quello che è. Fa parte del gioco e fa parte del suo mestiere di uomo che ha costruito una fortuna economica su questo modello.
Ma siccome il calcio è passione – e dunque è tifo, aggregazione di popoli che si riconoscono attraverso una maglia e due colori – Lei non può sistematicamente distruggere i simboli.
L’addio a Iachini (solo per restare nella storia recente) era già sembrato sportivamente ed emotivamente raccapricciante; il valzer degli allenatori dello scorso anno era stato grottesco e solo un miracolo ci ha salvato da retrocessione certa. Grottesca era stata anche la scelta di De Zerbi e la difesa del suo modo di giocare estremamente improduttivo, culminata con l’esonero e le accuse di incapacità.
La “sfiducia” a Corini, attorno al quale il popolo rosanero si è stretto come a una ciambella di salvataggio al di là dei risultati altalenanti, appare proprio come un gesto non solo sportivamente raccapricciante e grottesco: ha il sapore di una sfida verso quei tifosi che l’hanno acclamata come un imperatore quando le cose andavano bene.
Guardi che a Palermo, ma Lei lo sa benissimo, siamo abituati a soffrire, per colpe nostre e altrui; per colpa di una politica miope o di una storia che ci vuole sottomessi a qualcuno da oltre mille anni. Anche nel calcio, sa, abbiamo sofferto: 32 anni senza serie A, passando per radiazioni, povertà e C2, non sono stati una barzelletta. Ma c’era un senso di appartenenza che adesso è scomparso. Provi a chiedere alla gente, se avrà l’umiltà di seguire qualche consiglio. Provi a comprendere, nell’interesse della sua storia, che basterebbe poco. Non ha più la liquidità di una volta? Pazienza, ce ne faremo una ragione, compreremo broccoli senza la presunzione di chiamarli aragoste. Non ha più voglia di investire? Pazienza, ci dica che questo passa il convento, che la squadra è scarsa e che bisogna stringersi tutti intorno ai ragazzi e al tecnico per provare a salvarci. Ritorni a mangiare pane e panelle con i suoi “concittadini” onorari che sono talmente avviliti da volergliela perfino revocare, questa cittadinanza onoraria. Non pretendiamo mari e monti ma solo una risposta sincera e chiara a un legittimo e sintetico interrogativo: perché?
QUESTO SOGGETTO E’ SOLO UN NARCISISTA, LUI E SOLO LUI DEVE ESSERE AL CENTRO DELL’ATTENZIONE. TUTTO IL RESTO E’ NOIA. SPERO SOLO CHE LA SUA FAMIGLIA COME BERLUSCONI GLI IMPONGA DI VENDERE, PERCHE’ IL FUTURO PASSA SOLO DA QUELLO, PRIMA CHE PORTI IL NOSTRTO PALERMO IN LEGA PRO E SUCCESSIVAMENTE I LIBRI IN TRIBUNALE. E’ UN UOMO VERAMENTE CATTIVO.
Gentilissimo Monastraanche io ,come tanti altri del resto attendiamo una risposta Perchè ????????
MI SPIACE MA NON E’ PIU’ PROCRASTINABILE TALE CONDOTTA, PER CUI NON ESISTE PIU’ SEDERSI A TAVOLA CON CERTA GENTE CHE NON MERITA MINIMAMENTE DI ESSERE CONSIDERATA. E MI SPIACE CHE VOI GIORNALISTI CONTINUATE AD INTERVISTARLO DANDOGLI QUESTA IMPORTANZA CHE NON MERITA.
….. Già perchè ….. Ci ho creduto nel progetto di una squadra che potesse militare con tranquillità nella massima serie….. Nessuno ha mai chiesto campioni in erba da vestire con i colori rosa nero … Ma giocatori con la voglia di far bene questo si …… Basta. Con giovani promesse da marinaio….non credo che nel palermo ci siano tutti questi procuratori fenomenali che scoprono un dybala l’anno…. E poi gli allenatori a decina in un solo campionato è tutto ridiicolo….. E poi i problemi economici dopo aver fatto cassa con giocatori che avrebbero dovuto dare ossigeno e i diritti annuali … Non capisco …. Cosa succede …. Peccato speravo che la finale di coppa di qualche anno fa avrebbe dato benzina motivazione. Per fare sempre meglio e invece la benzina è diventata acqua…. Si è spento il motore….. Niente più direttori sportivi validi solo altri folli collaboratori vedi Lo Monaco o l’ultimo appena andato via che stranamente ci hanno rispedito in B….
L’unico suo obiettivo e farci fare la fine del Venezia e tutte queste vicissitudine( il caso mascardi,il fido bancario,la lettera alle agenzie delle entrati) sono tutti giochietti create ad arte dal sign zamparini per addossare le colpe del fallimento della società alle istituzioni ed alla politica.
Spero che la magistratura apri un’inchiesta sulla gestione di quest’uomo perchè sta facendoi suoi loschi affari danneggiando l’immagine di Palermo.
forza Zamparini noi crediamo in te riuscirai a stupirci ancora una volta … soldi c’è ne pochi vai avanti e nn ti fermare gli anni di gloria e soddisfazioni me ne hai dato tanto , spero nn siano finiti e in ogni caso grazie di cuore un tifoso del Palermo
ma dove vivi nel mondo di quarq. ma non ti rendi conto che questa vicenda è sporca, Svegliati tifoso.
Per quanto riguarda te, Direttore, caro Guido capisco il tuo ruolo ma il tuo editoriale mi sembra un po troppo soft e poco incisivo da non illustrare con realismo questa vicenda che ornai ha dei connotati che rasentano la illegalità.
I soliti discorsi da mentalità da serie c.
tutto questo ha una spiegazione molto semplice: a Palermo chiunque diventa popolare e amato dalla tifoseria viene cacciato via, che sia un allenatore, giocatore o dirigente non importa – sono azioni di una mente malata !!!
Perchè i primi anni di gloria a Palermo gli hanno permesso di fare i suoi interessi non solo nel calcio ma in altre attività, poi sono venuti gli anni in cui la politica palermitana ha detto no alle mire palazzinare e allora ha cominciato ad incassare senza mettere più una lira nel Palermo. E’ vero ha investito in alcuni giocatori che non gli hanno reso quello che pensava, in ogni caso li avrebbe già venduti, oramai l’uomo è nudo : non è mai stato un tifoso del Palermo ma un lucido investitore che a Palermo ha fatto tanti soldi sia con l’ipermercato che con le plusvalenze di tanti campioni che hanno calcato la Favorita. Partiti Dybala e Vazquez non gli è rimasto più nessuno da vendere a peso d’oro allora sta cercando nella retrocessione di raschiare il barile per farci fare la fine del Venezia. Altro che vecchio rincoglionito questo è uno degli ultimi padri padroni del calcio nostrano e non vorrei che anche lui alla strgua di tanti altri debba trasferire all’estero la propria residenza come fece Gaucci. Resta solo il rammarico di noi tifosi appassionati a dei colori che faranno una brutta fine in mano a quest’uomo.
Quando la squadra venne smantellata nel calciomercato estivo del 2011 (stagione 2011-2012 retrocessi in b) il sindaco era Cammarata quindi la politica non era ancora cambiata.
Se guardate le ultime interviste lo vedono tranquillo e sorridente come sempre. Questo significa sempre che non gli importa nulla del Palermo ne’ tantomeno dei palermitani.