Tedino: “Zamparini? Il suo contributo è importante. Anch’io faccio errori”
Dopo il vertice in Friuli post Pescara, torna a parlare Bruno Tedino e lo fa nella consueta conferenza stampa della vigilia, il giorno prima di Palermo – Cremonese e subito dopo le dichiarazioni rassicuranti del patron Zamparini.
ORE 12.42 – “Che settimana è stata? Se hai delle ambizioni, è normale che tu abbia anche momenti di pressione; devi sapere interpretare questi momenti. Il patron è proprietario e dà un contributo economico e di presenza. Lui non mette pressione: siamo felici che sia qui a dare un contributo importante. Peressutti e Varrica? Il primo lo conoscevo da tanto tempo, l’altro da poco. Non c’è stata la possibilità di andare avanti, ma siamo concentrati a domani, come sempre: bisogna comunque sottolineare il loro lavoro”.
ORE 12.45- “Infastidito da Zamparini? Mai e poi mai, non mi ha detto chi deve giocare. Non è perché sono bravo io, c’è uno stile e un’educazione sportiva. Io lo sento sempre e ovviamente quando le cose vanno male si discute. Al presidente l’ho detto: col Pescara abbiamo fatto una “cacata”, l’ho ammesso io per primo. Mi dà fastidio quando si scrivono cose sbagliate. Sono uno che ha fatto cose positive ma ha fatto anche degli errori, a me piace essere leale con il presidente del Palermo e con tutti i presidenti. Mi hanno dato fastidio certe illazioni perché quello che ha detto Zamparini è un concetto mio che lui ha amplificato. Poi quello che viene riportato all’esterno non mi interessa: voi giornalisti avete le vostre idee, si può discutere su tutto, io però ho lo la fortuna di vedere la squadra ogni giorno. Eppure qualche errore lo faccio”.
ZAMPARINI: “CREDO NELLA SERIE A”
ORE 12.50 – “Io rimango un signor nessuno e vorrei che la squadra avesse il carattere mio: bava alla bocca e spirito di sacrificio. Due punte improponibili? Il concetto non è solo quello: con due-tre giocatori stanchi è difficile reggere le due punte, alle volte giocare con un attaccante in più è controproducente. Il calcio è fatto anche di episodi. Se uno pensa ai cambiamenti, certamente è stata una settimana particolare, ma sul piano lavorativo no. Sono stati mesi di qualità di lavoro: ci dà fastidio dover giocare soluzioni alternative, con Dawidowicz e Szymisnki che non stanno bene e Rajkovic che forse non viene convocato… Rajkovic non si è allenato e a me manca per personalità e qualità. Ieri ha fatto risonanza, il problema specifico ve lo spiegherà lo staff medico. Noi giochiamo ogni tre giorni. Tutti devono sentirsi titolari, tutti e 22. Abbiamo visto con i nostri occhi che non è così semplice cambiare sempre”.
ORE 12.54 – “Lo staff e il rapporto con Valoti? Roberto e Vincenzo sono dei professionisti, ma solo fra due mesi sapremo la verità di quello che è successo: non lo posso dire adesso. Assetto? Bisogna vedere come stanno i giocatori durante la settimana: abbiamo abbondanza in avanti e grossi problemi dietro. Ci sono sempre avversari che giocano in maniera differente dalla partita precedente. Con devozione, intelligenza e attenzione abbiamo sempre trovato la chiave di volta. Se uno fa un rapido ragionamento, facendo gli stessi punti degli altri siamo in serie A. Sarà difficile per noi, sarà difficile anche per gli altri. Impegni ravvicinati? Se li affrontiamo con 22 titolari, può essere uno stimolo in più. Può essere un vantaggio se interpretati in questo modo”.
PALERMO – CREMONESE, LE PROBABILI FORMAZIONI
ORE 13.00 – “Domani il vero Nestorovski? Non ha fatto molti gol, ama moltissimo vivere l’area di rigore e ci sono state delle partite difficili per lui. Non ha avuto una condizione fisica buona, ma adesso l’ho rivisto carico e molto in palla. Io pensavo che i fischi erano per me e voglio pensare che i fischi non fossero per lui. Coronado? Se io non lo toglievo rischiava di strapparsi e terminare prima la stagione; penso che lo dovrò gestire. Passa per un giocatore che lavora poco ma in realtà fa tantissimo in campo e durante la settimana: è migliorato tantissimo sul piano fisico ed è un lavoro di cui bisogna rendere merito allo staff. Igor sente fiducia nell’ambiente e se sente fiducia rende al 110%”.
ORE 13.03 – “A Cremona, all’andata, fu uno spartiacque sulla questione tifoseria: abbiamo ricevuto un calore straordinario, ci incitava in maniera folle. Ma il vero spartiacque è stato Avellino. Chochev? Ha tantissimi pregi, ma deve trovare cattiveria e motivazione: il posto in squadra è sempre suo, è un giocatore moderno, ma deve scattare in lui qualcosa di importante. Mi aspetto tantissimo sul piano caratteriale e dipende anche da lui. A livello numerico abbiamo delle difficoltà ben precise. Ingegneri e Fiore? Corentin si deve dare una scossa: lui può fare il centrale intermedio, mi dà la sensazione di uno che sta migliorando ma non è quello che mi aspetto ancora da lui. Lo Faso? L’ho fatto convocare io in Nazionale, spero che diventi un grande giocatore e ne ha le potenzialità. Mi dispiace per l’infortunio e gli faccio un “in bocca al lupo”: tornerà ancora più forte”.
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