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Lo Faso: “Cassano? Siamo simili, Falcone e Borsellino i miei modelli”

Un palermitano nel Palermo. A soli 18 anni Simone Lo Faso ha già esordito in Serie A con la maglia della sua città. Uno dei più piccoli, coccolato dallo spogliatoio: “Mi trovo bene con tutti – ammette il talento rosanero a La Repubblica – . Se devo dirne uno dico Andelkovic. E’ qui da più, è protettivo, mi dà consigli e mi tratta come faceva con Dybala“. Oggi trequartista, in passato le idee erano diverse: “A inizio carriera giocavo da difensore – racconta – , poi ho fatto pure il terzino e il centrocampista. Da piccolo mi sarebbe piaciuto fare il portiere. A 18 anni, comunque, non conta la tattica ma giocare. Se l’allenatore lo chiede gioco pure in porta“.

Giocare è la parola d’ordine. E Lo Faso ha entusiasmato per le sue qualità che, per gli addetti ai lavori, ricordano Cassano: “Non mi piacciono i paragoni ma abbiamo delle cose in comune come posizione in campo, tecnica e fantasia“. Lo Faso che, per inseguire i propri sogni, ha messo momentaneamente da parte gli studi: “E’ difficile coniugare attività agonistica e studio. Io non ce l’ho fatta ma conto di riprendere in futuro. In questo non voglio essere un modello“.

Amore per il Palermo e per Palermo: “La ritengo la città più bella del mondo – afferma – . Ad un amico che viene per la prima volta come turista in città farei assaggiare panelle e cannoli. Noi siamo ospitali“. E due modelli illustri da seguire: “Falcone e Borsellino, con le loro gesta, sono diventati un punto di riferimento per tutti. Qualsiasi ragazzo non può non rimanere colpito dai sacrifici che hanno fatto per quello in cui credevano, dal loro esempio. Rappresentano un’immagine positiva della città arrivata in tutto il mondo“.


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