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Locatelli (Css): “Assembramenti a Milano e Mondello? Casi isolati”

Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità (Css), guarda con fiducia al futuro. L’esperto, infatti, conferma che “chiudere è servito davvero” e che gli italiani hanno automatizzato comportamenti idonei per convivere col virus.

Abbiamo imparato la lezione soprattutto perché ha comportato un carico di dolore per tutti noi – afferma in un’intervista per Repubblica – . Anche chi non è stato toccato personalmente dalla tragedia di una perdita, ha visto le immagini e letto le storie. Questo ha fatto aumentare la sensibilità al rispetto, oltre che di se stessi, anche e degli altri. E ora queste misure non farmacologiche di prevenzione sono imprescindibili“.

Locatelli parla anche delle immagini di assembramenti scriteriati sui Navigli a Milano e sulla spiaggia di Mondello: “Due casi isolati. Ieri, tornando a casa dall’ospedale ho visto tante persone con la mascherina e pochissime senza. Fuori dai negozi c’erano code ordinate, dove si rispettava la distanza di un metro. Stiamo avendo una dimostrazione di maturità dal popolo italiano, non è banale”.


E una volta finita l’estate: “I mesi freddi non aiutano con i virus respiratori e poi ci sarà anche il fattore confondente dell’influenza. Per questo è possibile che ci sia questa seconda ondata. Ma potrebbe anche essere di dimensioni assai più modeste perché la affronteremo con mascherine e distanziamento, armi che non avevamo all’inizio dell’epidemia di febbraio. Dobbiamo essere responsabili“.

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