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Lucca: “Palermo come il Sudamerica dell’Italia. Ho sentito tanto la mancanza”

FOTO PEPE / PUGLIA

Lorenzo Lucca si sta affermando come uno dei migliori attaccanti italiani in Serie A. La fase di slancio della sua carriera è iniziata a Palermo, dove ha mosso i primi passi con i ‘grandi’. Il bomber non dimentica il suo passato in rosanero e in un’intervista per “Cronache di Spogliatoio” apre la scatola dei ricordi.

A Palermo mi chiamavano “LuccaToni”, era partita questa wave su Instagram – afferma – . Ma non abbiamo niente in comune al momento: ha vinto tanto, ha fatto tantissimo gol. In questo momento non mi posso paragonare a lui. A Palermo sono arrivato l’ultimo giorno di mercato, ero fuori rosa al Torino. Sono partito, sono andato a Milano per firmare e sono arrivato a Palermo di notte, ho detto: ‘Ma dove sono finito?’. E invece quando arrivi al Sud è vero che piangi due volte: quando arrivi e quando parti“.

Quando sono andato via, ho sentito tanto la mancanza – continua – . Anche se c’era il Covid, l’affetto dei tifosi mi è rimasto impresso. Ovunque andassi in città, ero sostenuto. Il clima è top, la città è fantastica, si mangia benissimo e le persone sono ospitali. Un mio amico aveva un ristorante a Mondello, dove vivevo, e andavo sempre con la mia famiglia a mangiare lì. In città mi fermavano sempre, Palermo è come se fosse il Sudamerica dell’Italia“.


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13 thoughts on “Lucca: “Palermo come il Sudamerica dell’Italia. Ho sentito tanto la mancanza”

  1. E pensare che qualche ‘intenditore’ locale lo bollava come ‘ longo a matula’, che ‘ non sa saltare di testa’. Oggi vale 18 milioni…

  2. Lo ricordo polemico con il pubblico palermitano che lo contestava, quando segnò su punizione contro il Bari, si voltò verso la curva sud con le mani alle orecchie in senso provocatorio. ora fa il sentimentale!

    1. Non so a quale ricordo ti riferisca tu, ma la partita della famosa punizione contro il Bari (e in generale durante tutta la stagione in C 2020/21) si giocava a porte chiuse a causa del Covid. Quando hanno riaperto gli stadi al pubblico lui era stato ceduto al Pisa. Quindi l’esultanza polemica avrebbe potuto rivolgerla al massimo verso i seggiolini verdi della curva sud…

  3. Gira, vota e firria oltre 70 movimenti di mercato in quattro anni per fallire l’obiettivo di costruire una squadra da promozione, Lucca e Felici, gli unici giocatori ex Rosa che oggi giocano in Serie A, li portò a Palermo Castagnini pagandoli due pagelle e una stigghiola. Alla faccia del megadirettore dall’attivo di CityGroup Duca-Conte Baramban Bigon.

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