Lucioni e le 37 primavere: “Palermo, io non mollo e alzo l’asticella”

Trentasette anni il prossimo 25 settembre, 243 presenze in Serie B e un’esperienza tale da poter analizzare con lucidità le pieghe di una stagione non soddisfacente e prepararsi alla nuova imparando dagli errori commessi. Fabio Lucioni non si nasconde e in un’intervista per Stadionews ammette la delusione per i risultati dello scorso campionato, ma con la maturità di un veterano non si fascia la testa, anzi rilancia.

“Serve alzare l’asticella”

Si sta lavorando bene dal punto di vista tecnico/tattico e anche fisico – afferma – . È un periodo importante della stagione per prepararsi, conoscersi meglio e fare integrare i nuovi. Dobbiamo capire quali sono le esigenze di un nuovo allenatore. Dionisi sta entrando nelle nostre teste, vogliamo fare un campionato importante“.

Il cambio di guida tecnica comporta un lavoro extra di adattamento e conoscenza reciproca per i calciatori ma anche per Alessio Dionisi: “Tutti gli allenatori chiedono di andare forte e vincere. C’è da lavorare e alzare l’asticella, se n’è parlato tanto lo scorso anno. Credo che si possa fare, ci sono tutte le qualità”.

“Mi è dispiaciuto non poter aiutare in campo”

Lucioni non si tira indietro e analizza con lucidità lo scorso campionato. Il difensore ha patito un infortunio che lo ha tenuto fuori da dicembre ad aprile, non scendeva sotto le 30 presenze in B dal 2018/19. Il suo rendimento non è stato all’altezza, ma il contributo non è mancato: “Si è trattato del primo guaio muscolare della mia carriera, mi è dispiaciuto; è capitato in periodo clou del campionato, non ho potuto dare il mio contributo in campo”.

“Ho cercato di aiutare da fuori, di stare vicino ai miei compagni – continua – . Devo dire che questo è stato molto apprezzato dai ragazzi. Mi auguro che quest’anno, sotto il punto di vista degli infortuni, possa essere un campionato differente”.

Nessuna pretesa di titolarità

L’esperto difensore, finito al centro di qualche voce di mercato, alla fine dovrebbe rimanere a Palermo. Lucioni guarda avanti, ma senza pretese di titolarità solo per status acquisito, sarà il campo a parlare: “Sono a disposizione. Ho 36 anni e vado per i 37: i miei obiettivi vanno di pari passo con quelli della società. Il Palermo è ambizioso, io lo sono di mio“.

“Mi auguro che le cose possano andare nel migliore dei modi perché il club lo merita, la piazza merita altri palcoscenici – continua – . Sono a disposizione della società per eventuali discorsi, capisco di avere un’età e capisco che posso esser importante anche giocando qualche partita in meno. Sarà l’allenatore a scegliere. Sono pronto a dare il mio contributo”.

Lucioni e i nuovi arrivi

La difesa è stato il primo reparto interessato dal calciomercato. Sono già arrivati due volti nuovi: Dimitris Nikolaou e Patryk Peda (acquistato la scorsa estate) e altri sono attesi. Lucioni parla così del loro impatto sulla squadra: “Si stanno inserendo nel migliore dei modi. Sono ragazzi solari e gli piace stare allo scherzo: credo che questo sia un modo giusto per integrarsi in un gruppo che vuole raggiungere obiettivi importanti. Vogliamo passare una bellissima annata; se il buongiorno si vede dal mattino con questi sorrisi, ben vengano”.

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3 thoughts on “Lucioni e le 37 primavere: “Palermo, io non mollo e alzo l’asticella”

  1. 37 anni cominciano ad essere tanti anche in B, comunque un Lucioni come sostituto di esperienza e uomo spogliatoio lo possiamo tenere.

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