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L’Uefa cambia i format: le multiproprietà adesso sono “tollerate”

I cambi format delle principali competizioni europee aprono la strada alla presenza di club appartenenti alla stessa proprietà purché non giochino lo stesso torneo.

Con lo stravolgimento della Champions League e delle competizioni minori (Europa League e Conference League) sono state eliminate le possibilità che un club che inizi la sua stagione in Champions venga retrocesso in Europa League o che inizi in Europa League e finisca in Conference: questo perché fino a questo momento la terza classificata dei gironi veniva retrocessa alla competizione minore.

Da qui la regola sulle multiproprietà: due club aventi lo stesso proprietario non avrebbero mai potuto giocare una competizione UEFA seppur diversa per il rischio che, con il sistema delle retrocessioni, si fossero incontrati alle fasi a eliminazione diretta. Con l’eliminazione di questo sistema, galassie come per esempio il City Group possono avere le loro squadre sparse nelle varie competizioni.


L’articolo sul divieto alle multiproprietà non si applica dunque in questi casi:

Questo articolo non è applicabile se si verifica uno dei casi elencati al Paragrafo 5.01 tra:

  • un club che si qualifica (in conformità con l’Articolo 3) per la UEFA Champions League e accede direttamente alla fase a gironi e un club che si qualifica per la UEFA Europa League o UEFA Conference League;
  • un club che si qualifica (in conformità con l’Articolo 3) per la UEFA Champions League e accede direttamente ai playoff (percorso campioni o percorso lega) o al terzo turno di qualificazione del percorso lega o per la UEFA Europa League e accede direttamente alla fase a gironi e un club che si qualifica per la UEFA Conference League».

4 thoughts on “L’Uefa cambia i format: le multiproprietà adesso sono “tollerate”

  1. Ma se nn ho capito male nn possono giocare lo stesso torneo …x ipotesi palermo e Manchester nn potrebbero disputare ambedue la champions…oppure più realistico Manchester e il Girona….tutta fa rudere faranno pari e dispari a chi andrà?
    Angelo

    1. hai capito bene ma per il momento…ci possiamo rilassare. Anzi lo spiegherò a mio figlio dato che l’eventualità si potrebbe realizzare nell’anno del XXXXX

    2. in quel caso andrà la squadra meglio qualificata nel proprio campionato, oppure quella più avanti nel ranking Fifa per i club

  2. Ma come è già stato per altre squadre l’importante è che nessun dirigente faccia parte di altre società/gruppi riconducibili alla “casa madre”.
    Fatta la legge trovato l’inganno.

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