Lupo: “Palermo mai al completo. Nazionali? Abbiamo chiesto collaborazione ma…”
Un match fondamentale nello stadio che ha rappresentato tanto nella propria infanzia. Parliamo del DS del Palermo Fabio Lupo, che torna nella sua Pescara per la prima volta dal suo ritiro da calciatore: “Addirittura la mia ultima volta è stata da giocatore, da dirigente non mi sono praticamente mai incrociato col Pescara. Però posso dire che l’ultima volta che ho giocato a Pescara ho pure fatto gol, magari può essere di buon auspicio”.
Intervistato dal Giornale di Sicilia, Lupo parla del match di stasera facendo un punto di quanto fatto sin qui in campionato: “Dobbiamo guardare ai nostri obiettivi e dare continuità al nostro percorso. Non sarà facile perché a Pescara ci aspetta una squadra arrabbiata che ha dimostrato di sapere esprimere un calcio di alto livello, seppur a sprazzi, confermando le qualità tipiche di Zeman“.
PESCARA – PALERMO: LE PROBABILI FORMAZIONI
Sarà ancora maledizione della prima in classifica? “Non faccio caso a questi aspetti scaramantici, a dir la verità. Sono dati che preferisco non guardare, anche perche il campionato di Serie B è una maratona di quarantadue partite. Quel che conta è avere la continuità nei risultati e avere le forze giuste per lo sprint finale”
PALERMO E LA “MALEDIZIONE” ZEMAN: LE STATISTICHE
Un lavoro condizionato anche dalla situazione nazionali: “Purtroppo ci sono interessi contrapposti, le Federazioni hanno esigenze legate al ranking e noi legate al campionato. C’è un regolamento internazionale: di certo non potevamo aspettarci tantissimo e rispettiamo anche le loro motivazioni. Abbiamo solo chiesto una collaborazione alle nazionali, non è stato possibile e quello che continuiamo a cercare è una disponibilità interna da parte della Lega e della Figc”.
ARCOLEO: “ZEMAN E TEDINO, CI VEDIAMO IN A”
Pieno sostegno invece a Bruno Tedino: “Tedino sta lavorando giorno dopo giorno su questa base e i risultati si vedono. Era fisiologico che questa squadra necessitasse di qualche mese di assestamento. Consideriamo inoltre che in questi due mesi la squadra non si è allenata mai al completo, vuoi per gli infortuni o per le convocazioni delle nazionali. Sin dall’inizio si è vista un’identità tecnica e morale”.
LEGGI ANCHE