Italia, Malagò scarica Tavecchio: “Fossi in lui mi dimetterei”
Lo sport italiano scarica Carlo Tavecchio. Questo in sintesi il parere di Giovanni Malagò, che a margine di un incontro al Coni con il ministro dello sport Luca Lotti e la presentazione presso la Sala d’Onore del nuovo stadio dell’Atalanta, invita il presidente della FIGC alle dimissioni: “Se voi me lo chiedete, Fossi in Tavecchio mi dimetterei. Si attesterebbe anche la validità di alcune cose buone fatte”
Il presidente del Coni afferma ai giornalisti presenti: “Ovviamente non posso commissariare la Figc, non ci sono gli strumenti e gli estremi per farlo. Gli ho chiesto che intenzioni avesse e mi ha detto che domani ci sarà questa riunione in Figc ma se fossi in lui mi dimetterei e sia assume la responsabilità della decisione. Ventura che si dimetta oggi o fra 6 mesi non fa testo. Il suo arrivo era legato ad un direttore tecnico come Lippi: un progetto con un direttore generale, ma senza un tale figura si è rivelato una scommessa persa”.
Malaga aggiunge: “La sfera delle competenze e responsabilità oggettive, che sono sotto gli occhi di tutti è un altro discorso. Non succedeva dal 1958 che l’Italia non si qualificava a un Mondiale e va detto pure che allora ci andavano 16 squadre e invece oggi c’erano più possibilità. Ma soprattutto veniamo da tutto un periodo senza grandi risultati. Dall’Under 21 sono arrivati segnali importanti, ma anche li’ c’è stata la delusione della mancata qualificazione alle ultime due Olimpiadi”.
Sulla stessa onda però il ministro dello Sport: “Ventura e Tavecchio devono prendere le loro decisioni, credo che sia importante cogliere questo momento per mettere a posto tutto il calcio italiano, dai settori giovanili fino alla Serie A. È anche un problema culturale, che parte dalla scuola calcio dei ragazzi e da come si insegna ai genitori che stanno in tribuna. Il calcio italiano va rifondato e bisogna essere coraggiosi”.
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