Malagò: “Sport? Sono angosciato. C’è preoccupazione”
Un momento difficile quello vissuto in questi mesi dallo sport italiano. E’ l’idea di Giovanni Malagò, presidente del Coni, che ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera: “È un Coni ridimensionato, inutile negarlo, ma più compatto che mai: lavoriamo in unità per portare avanti battaglie sui diritti che definirei sacrosante. Ma mentirei se non aggiungessi che la situazione di quadro normativo è estremamente difficile”.
Malagò ha parlato anche della preoccupazione delle federazioni: “Temono che i fondi non bastino: le capisco. Il progetto è interessante ma se costringi società agonizzanti a mettere mano al portafoglio le uccidi. Vivono su un associazionismo sportivo allo stremo”.
“Riguardo lo sport in Italia sono angosciato. Abbiamo allontanato una o due generazioni dallo sport, per Covid e altro. Provo profonda amarezza nel vedere che la politica invece di sistemare l’enorme problema di palestre chiuse, insegnanti assenti, dell’assoluta mancanza di sport a scuola si occupa di altro. Lo sport a scuola è una barca abbandonata in mezzo al mare e noi pagheremo conseguenze immense».
Infine, il presidente a ricordato Maradona e parlato dei Giochi Olimpici: “Si faranno. Ne siamo convinti noi e ne è convinto il Giappone. La questione non è se si faranno o meno ma di quale livello sarà la bolla che li circonderà. Maradona? Un fenomeno assoluto in campo. Giocava a calcetto con noi, venne, regolarmente, divertendosi come un bambino sui campetti di terra battuta del Lungotevere”.
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