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Malore Eriksen, Kjaer: “Sono rimasto lucido. È stato un lavoro di squadra”

Simon Kjaer torna sui drammatici momenti di Danimarca – Finlandia, quando al minuto 43 un arresto cardiaco colpisce Christian Eriksen. Il centrocampista crolla a terra, rimane a terra con gli occhi spalancati, ma la prontezza di Kjaer gli salva la vita. Da allora, l’ex difensore del Palermo ha detto la sua in una sola occasione.

Lo ha fatto sul proprio profilo Instagram, respingendo ogni tentativo di riconoscere in lui l’eroe che si trovava al posto giusto al momento giusto. “Ho avuto la prontezza di restare lucido – ha detto Kjaer al Corriere della Sera – come tutti i miei compagni. È stato un lavoro di squadra, avremmo fatto ovviamente lo stesso se fosse stato un avversario. Tutto qua”.

L’ho fatto senza riflettere l’istinto mi guidava e ho fatto quello che dovevo, automaticamente. Era la prima volta che mi succedeva, spero sia anche l’ultima”. Il difensore del Milan è d’accordo sul fatto che anche i giocatori vengano coinvolti nei corsi di Primo Soccorso. “Spero che quell’immagine abbia sensibilizzato sul tema. I medici sono stati bravissimi, sono intervenuti subito, ma di sicuro sapere cosa fare in certi momenti è fondamentale. Può salvare una vita“.


Infine, ha ammesso di aver tifato Italia la magica notte dell’11 luglio. “Ho fatto il tifo per voi. Una vittoria meritata che darà visibilità alla Serie A, che non è più il campionato difensivo di un tempo. E la Nazionale l’ha dimostrato”.

 

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