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Manchester City a fine ciclo? Guardiola: “Nulla è eterno”

Il Manchester City si trova in un momento cruciale della sua storia recente. L’eliminazione dalla Champions League per mano del Real Madrid, con una pesante sconfitta per 3 – 1 al “Bernabeu”, ha acceso i riflettori su una squadra che sembra aver perso lo smalto delle stagioni precedenti. Pep Guardiola, consapevole delle difficoltà, ha lanciato un messaggio chiaro: i prossimi mesi saranno decisivi per valutare chi potrà far parte del futuro del club.

La partita contro il Real ha evidenziato le fragilità di un gruppo che inizia a mostrare segni di logoramento. La presenza di giovani come Omar Marmoush, Abdukodir Khusanov e Nico Gonzalez dal primo minuto testimonia l’inizio di una fase di transizione. Anche Vitor Reis, arrivato a gennaio, rappresenta un tassello della ricostruzione che Guardiola aveva rimandato l’estate scorsa. Tuttavia, con Kevin De Bruyne in scadenza di contratto e Ilkay Gundogan in difficoltà dopo il ritorno dal Barcellona, il club si trova di fronte a decisioni importanti su giocatori chiave.

Il problema del City, però, non è solo anagrafico. La stagione è stata segnata da errori individuali che hanno compromesso le partite decisive. Ruben Dias è solo l’ultimo di una lista di giocatori che hanno commesso ingenuità costate care. La difesa traballante ha contribuito a un’eliminazione precoce dalla Champions e ha messo a rischio anche la corsa al titolo in Premier League.


Guardiola non cerca alibi: “Abbiamo tempo per pensarci. Ora è facile parlarne, ma non è questo il punto”, ha dichiarato dopo l’eliminazione. Il tecnico catalano sa che la delusione è forte, ma invita alla riflessione piuttosto che alla reazione impulsiva.

Il mantra di Guardiola è chiaro: “Nulla è eterno”. Il ciclo vincente che ha portato il City ai vertici del calcio europeo potrebbe essere giunto al capolinea. Tuttavia, con 13 partite di Premier League ancora da giocare, c’è spazio per dimostrare di poter ricostruire senza dover ripartire da zero.

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