Manchester City, quarta sconfitta consecutiva: Guardiola in difficoltà
Il Manchester City sta attraversando un momento difficile. Sabato contro il Brighton è arrivata la quarta sconfitta consecutiva tra campionato e coppe. Dopo aver dominato le ultime stagioni, la squadra di Pep Guardiola sembra ora in affanno, incapace di ritrovare la continuità. C’è aria di fine ciclo.
La crisi di risultati ha messo sotto pressione Guardiola, che ha il contratto in scadenza e ancora non ha chiarito il suo futuro. Per la prima volta da quando è allenatore in Premier, lo spagnolo subisce una serie così negativa di sconfitte. Nella sua carriera una sola volta ha perso quattro partite consecutive e non col City (Bayern, stagione 2024/15).
Nonostante la qualità dei suoi giocatori, Guardiola non riesce a rivitalizzare una formazione che sembra aver perso solidità. I cambiamenti tattici e le rotazioni non hanno ancora prodotto i frutti sperati e la squadra fatica a mantenere il controllo delle partite. L’addio annunciato di Txiki Begiristain, storico d.s. del Manchester City e molto legato a Guardiola, contribuisce a creare un’aria di fine ciclo.
In campionato le due sconfitte con Brighton e Bournemouth hanno fatto perdere molto terreno dalla capolista Liverpool, portando la squadra di Guardiola a otto punti di distacco. Nelle altre competizioni le difficoltà sono le stesse. Nella coppa di lega il City è stato eliminato dal Tottenham e in Europa lo Sporting di Amorim (prossimo allenatore del Manchester United) gli ha inflitto una pesante sconfitta per 4 – 1.
Nonostante il periodo difficile è troppo presto per parlare di crisi definitiva. La qualità della rosa e l’esperienza di Guardiola potrebbero essere la chiave per uscire da questo momento negativo. Tuttavia, è chiaro che il City deve reagire al più presto se vuole mantenere il sogno di vincere altri titoli e non perdere ulteriore terreno in campionato e in Champions League.
Finalmente emerge il fallimento di questi arabi: tutte le loro società fanno pena sul piano dei risultati e il Manchester City – che prima vinceva solo grazie a centinaia di milioni di euro spesi ogni anno nel mercato – comincia a fare schifo anche lui perché sa che in primavera potrebbe essere condannato dalla giustizia sportiva alla retrocessione, a causa di tutti gli intrallazzi compiuti sul piano finanziario.
Spero solo che City Group venda presto tutte le società che ha e si tolga di mezzo dal mondo del calcio: altrimenti per il Palermo prevedo un nuovo fallimento, il terzo di questa gloriosa società.
Se ciò non avverrà – cioè se non venderanno – per noi (e le altre) con la probabile retrocessione del City, spenderanno ancora meno.
Vi eravate illusi tutti poco più di tre anni fa: l’unica voce fuori dal coro era la mia.
Grazie sempre, Mirri, per averci ceduto a questi ciarlatani.