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Mancini e i problemi del calcio italiano: “Non si gioca più per strada”

Una conferenza stampa delicata per Roberto Mancini, che è stato molto criticato per le scelte fatte nelle convocazioni. Il Ct ha parlato alla vigilia di Italia-Inghilterra, spiegando le sue decisioni.

“Zaccagni? Sta facendo un ottimo campionato e non c’è nessuna motivazione particolare, la Nazionale è aperta a tutti e se continua così ci sarà altre volte”. E su PafundiRetegui: “Pafundi ha qualità incredibili, è un ragazzo che ha compiuto adesso 17 anni e la speranza è che possa giocare in Serie A e poi essere un calciatore della Nazionale per i prossimi 20 anni. Retegui lo seguivamo da tempo, ha qualità ed è un ragazzo giovane. La speranza è che possa essere importante, è un ragazzo sveglio e giovane”.

Proprio su di lui, Mancini ha spiegato: “Tutte le nazionali europee hanno giocatori naturalizzati da altre nazioni. Noi abbiamo ragazzi che hanno fatto tutta la trafila con noi e poi sono stati presi da altre Nazioni. E noi stiamo facendo la stessa cosa. È inutile parlare, in Italia ce ne sono pochi”.


Un problema degli azzurri, dunque: “In Italia non gioca più nessuno per strada. Noi giocavamo 3-4 ore per strada e poi andavamo ad allenarci, oggi questo non accade più. Non è un caso se giocatori nascono ancora in quei paesi, come Uruguay, Argentina o Brasile, dove si gioca ancora molto per strada”.

E neanche le italiane in Champions permettono di parlare di rinascita: “No, non si può parlare di rinascita. Al massimo dei club di Serie A. Ci fossero 50/60 giocatori italiani sarebbe diverso, magari anche la metà, ma così no. Non è una rinascita del calcio italiano”.

Sulla gara in sé, ha concluso: “Ormai è diventato un classico Italia-Inghilterra, un po’ come Italia-Germania. Loro credo siano da diverso tempo una grande nazionale, piena di giocatori di talento, di forza e di tecnica. Sarà una gara dura come lo sono state tutte le altre. Loro hanno più scelte di noi, ma a Napoli vogliamo disputare una bella partita, giocare bene e iniziare bene queste qualificazioni”. Un match che sarà importante per ricordare Vialli: “Come se fosse qui con noi. Lui aveva i suoi spazi e non è semplice per noi, dobbiamo provare a fare bene anche per lui”.

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