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‘Manovra stipendi’ Juventus, Dybala interrogato dalla Guardia di Finanza

Paulo Dybala è stato convocato dalla Guardia di Finanza. Secondo quanto riportato da Repubblica, i Finanzieri lo hanno ascoltato nella giornata di martedì 21 febbraio, come persona informata sui fatti, per un’ora e mezza: volevano capire da Dybala alcuni aspetti emersi durante l’inchiesta “Prisma” sui conti della Juventus condotta dai pm Gianoglio, Bendoni e Santoriello.

Il cuore delle domande rivolte all’ex Palermo, accompagnato dai legali della Roma, riguardava il periodo alla Juventus e più nello specifico ruotava intorno a 3 milioni di euro: una cifra che gli inquirenti vogliono capire se sia stata o meno pagata dai bianconeri al fantasista argentino e a quale titolo.

Una cifra che per la sua stessa entità avrebbe insospettito i pm. Perché molto vicina ai 3,783 milioni che i bianconeri e Dybala si erano accordati a spalmare nel 2021 sulla stagione successiva. Era parte della famosa manovra stipendi bis, ossia l’operazione con cui il club si è accordato con i giocatori per posticipare alcuni stipendi del campionato 2020/21 su quello successivo.


La Procura federale ha già aperto un fascicolo sulla manovra stipendi e Dybala rischia grosso. Perché l’articolo 31 del Codice di giustizia sportiva, vieta alle società di pattuire o corrispondere compensi in violazione delle norme federali, ma vieta anche ai calciatori di accordarsi per riceverne. La pena è una squalifica di durata non inferiore a un mese.

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