Marotta: “Il calcio italiano è a rischio default. Il governo non può ignorarlo”
“La Serie A e più in generale il calcio italiano sono a rischio default”. È l’allarme lanciato da Beppe Marotta in un’intervista al quotidiano IlSole24Ore, in cui spiega i problemi di un “sistema sull’orlo del baratro” e che non viene supportato dalle istituzioni politiche, non “ricevendo praticamente nulla in questi due anni di pandemia”.
Per il dirigente dell’Inter non è una novità degli ultimi mesi, dato che il sistema “aveva certamente squilibri già prima del Covid”. “I margini di resistenza si sono assottigliati al minimo – ha spiegato Marotta – questa cosa il Governo non può più ignorarla”.
La soluzione potrebbe essere quella di ridurre gli stipendi dei giocatori? “Non c’è dubbio che si debba creare un modello più sostenibile, riducendo gli ingaggi. Calciatori e sindacati non possono celarsi dietro i contratti principeschi firmati in epoca pre-covid. Ma non possiamo permetterci di perdere competitività con i tornei stranieri. Semmai dobbiamo far crescere i ricavi. Servono nuovi stadi, serve ripensare a un progetto di media company magari in partnership con i fondi, come ha fatto la Liga, e nuovi format delle competizioni deciso dai club che sopportano il rischio d’impresa e non calati dall’alto da Fifa e Uefa”.
Marotta, infine, si è soffermato sulle restrizioni imposte negli stadi: “Premesso che la salute dei tifosi ci sta a cuore sopra ogni altra cosa. Aver dovuto ridurre gli ingressi a 5mila spettatori è stata un’ulteriore dimostrazione di serietà nostra, per questo negli ultimi provvedimenti del Governo come la legge la Bilancio e il decreto Ristori ci saremmo aspettati più considerazione”.
Anche se non è d’accordo guardando il confronto con gli altri campionati europei: “Se la Francia si prepara ad accogliere il 100% di supporter, come già in Inghilterra, che senso ha per noi restare inchiodati a cifre più basse?”.
Una follia! Fallite, fallite, chi se ne frega! Cominciate a spendere di meno, non chiedete soldi ad uno Stato che ha già difficoltà a sostenere la povera gente, voi che siete dei privilegiati straricchi. Trovatevi un lavoro vero!
il tuo commento è un concentrato di luoghi comuni e contraddizioni.
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Se guadagni 10 e spendi 30, anno dopo anno, prima o poi finisci a gambe all’aria, e il covid non c’entra niente. Cominciate a ridurre gli stipendi e a non farvi rapinare dai procuratori….
Sono le cose semplici le più difficili da capire. Ma noi tanto facciamo la superlega…