Meridi, no di pm e creditori all’amministrazione controllata. E il Catania rischia
La situazione della Meridi (la società cassaforte del gruppo Pulvirenti) non si sblocca: pm e creditori hanno infatti ribadito il proprio no alla proposta di Nino Pulvirenti di chiedere l’amministrazione controllata (anziché presentare il piano di ristrutturazione dei debiti). La società controlla la catena di supermercati Forté, che versa in crisi economica, ma anche il Calcio Catania rischia contraccolpi.
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Come riportato dal quotidiano La Sicilia, il rischio è che possa essere dichiarato il fallimento della Meridi e in tal caso per il club etneo potrebbero non arrivare più ulteriori finanziamenti diretti dalla cassaforte di Pulvirenti (che del Catania possiede il 5%). Uno scenario che costringerebbe il Catania a gestire solo con risorse proprie il resto della stagione, in attesa che si concretizzi una trattativa per la cessione. Proprio ieri Pulvirenti ha rivelato contatti con una cordata italo americana.
Nel frattempo la tensione resta alta soprattutto sul fronte occupazionale, con la Uil che ha chiesto chiarezza sul futuro dei dipendenti della catena di supermercati Forté (per la quale si sono arenati al momento i contatti con il gruppo Apulia): “Cinquecento lavoratori, cinquecento famiglie, vivranno nella disperazione questo Natale perché incolpevoli vittime del caos-Forté. idiamo alla sensibilità del prefetto di Catania la convocazione di una riunione urgente, quale primo passo verso la richiesta di interventi del Governo nazionale e di quello regionale ai quali solleciteremo l’adozione di misure per favorire il passaggio del personale Forte ad altre aziende della media e grande distribuzione organizzata”, affermano i segretari di Uil e UilTucs Catania, Enza Meli e Giovanni Casa.
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