Messina, due opzioni per il futuro societario: si attendono risposte

La vittoria di Giugliano ha acceso una fiammella di speranza per il Messina. Ma nonostante l’euforia del campo, il futuro resta incerto. Simone Banchieri, allenatore della squadra, ha rivolto un nuovo appello alla città e alle Istituzioni: entro metà aprile dovranno essere versati stipendi e contributi relativi all’ultimo bimestre, oltre ai 115mila euro di Inps e Irpef arretrati. La sola nota positiva sul fronte fiscale è il saldo regolare della quota legata al “decreto Salva-Calcio”, che consente la dilazione del debito pregresso.
Nel frattempo, la gestione Aad Invest Group – che ha preso le redini del club dopo il ridimensionamento di Pietro Sciotto, ancora formalmente detentore del 20% – continua a promettere fondi provenienti dal Belgio, fondi che però non sono mai arrivati. E cresce lo scetticismo sulla loro reale esistenza. Due, al momento, le proposte concrete sul tavolo.
La prima è guidata da Francesco Borgosano, manager messinese trapiantato negli Stati Uniti e Ceo della società “Huddle”, attiva nel settore del gaming e delle tecnologie digitali. Insieme ad alcuni investitori, sta cercando di ampliare la cordata, ma da sabato attende ancora una risposta da parte di Cissè sulla proposta di prestito avanzata con garanzie formali.
L’alternativa arriva da un gruppo del Nord Italia, che ha presentato una lettera d’intenti e si è detto pronto a entrare in trattativa. L’azienda capofila è milanese, attiva nel settore pubblicitario con sedi in più regioni e un fatturato di 6,5 milioni. Il finanziamento, però, sarebbe curato da una Spa operante nel settore energetico, già presente sul mercato borsistico – seppur fuori dai listini principali – con un capitale sociale di 35 milioni. Massima riservatezza sui nomi coinvolti, anche per evitare impatti negativi in Borsa.
Le prossime ore saranno decisive. Si attende di capire se il gruppo imprenditoriale uscirà allo scoperto e, soprattutto, se Aad manterrà l’impegno di farsi da parte, come anticipato dal presidente Alaimo al sindaco Basile. Senza condizioni fuori mercato e dopo una gestione che, in appena tre mesi, ha portato in dote un pesante -4 in classifica.