Messina, mercato vivace e avvio pirotecnico: c’è voglia di stupire
Va in scena il derby Messina-Palermo. La sfida numero 67 avrà luogo in campo neutro perchè il club giallorosso non può disporre dello stadio a causa dell’inadeguatezza dell’impianto “sotto il profilo dell’ordine pubblico”. Le squadre si sono dunque date appuntamento allo Stadio Luigi Razza di Vibo Valentia.
Sul piano scaramantico, il Palermo guarda con un certo favore alla trasferta calabrese. Il fattore stadio è uno “Scoglio” che i rosa non riescono a superare, l’ultima vittoria in casa del Messina risale infatti al 1993. Contro l’Acr in Serie D andò in scena solo il primo atto, il ritorno a Messina non è mai stato disputato causa Covid-19. Si ricomincia dunque da lì, dopo due anni in cui il panorama calcistico internazionale ne è uscito stravolto dalla pandemia, ma non per questo privo del brivido della grande attesa per il ritorno del derby Messina-Palermo.
ANALISI DELL’AVVERSARIO
Il Messina si presenta all’appuntamento con la rosa al completo. Nel corso dell’estate, il ds Argurio ha lavorato sodo per mettere a disposizione del tecnico un gruppo giovane e con giocatori d’esperienza. Con l’annuncio di Nicolò Fazzi, i giocatori in rosa salgono a 24.
Gli uomini di Sullo hanno vinto contro la Juve Stabia in Coppa Italia di Serie C; le quattro reti segnate alla prima di campionato hanno un sapore agrodolce, visto che non sono bastate a vincere una gara rocambolesca, terminata 4 a 4. I nuovi acquisti difensivi Carillo e Celic hanno dato maggiore sicurezza in difesa, la rimonta horror della Paganese nell’area giallorossa, è andata in onda dopo la loro uscita dal campo, nel corso del secondo tempo. A consolare Sullo ci pensa Raffaele Russo, che all’esordio in campionato non si fa mancare nulla, né l’ottima prestazione né il gol gioiello che sblocca le marcature. Tuttavia, l’infortunio alla caviglia fa sorgere seri dubbi sulla sua partecipazione al derby.
Ha dimostrato di sentirsi a proprio agio anche il neo acquisto Simonetti, arrivato sullo Stretto per rafforzare la mediana. A centrocampo si attende inoltre il transfer di Iulius Marginean. Argurio si è aggiudicato il giocatore classe 2001 sul gong di chiusura del calciomercato. Le 12 reti messe a segno con la Primavera del Sassuolo provano il suo fiuto per il gol.
In attacco, il tecnico si affida al momento alla coppia Balde – Adorante. Finora meglio il primo, ma l’attaccante arrivato in prestito dal Parma ha fatto la sua parte e ha dato prova di sapersi muovere senza palla. Fuori dal campo si attende invece l’inserimento definitivo in organico di Milinkovic e Vukusic (si aspetta il transfer anche per loro), chiamati ad alzare il livello dell’attacco biancoscudato.
Milinkovic torna a vestire la maglia giallorossa dopo quattro anni dalla stagione in Serie C con i peloritani. L’attaccante croato invece è una vecchia conoscenza del club, che provò ad acquistarlo nel 2016. Da allora, Vukusic ha maturato esperienze in Russia, Slovenia e Romania. Torna in Italia dopo le stagioni al Pescara per replicare l’ottimo rendimento della stagione 2019/20: 26 gol con la maglia dell’Olimpia Lubiana.
Il Messina si è già guadagnato la reputazione di outsider. Lo ha fatto non soltanto conducendo un mercato a dir poco importante, ma facendosi notare sul campo, nel bene o nel male. C’è voglia di osare, il titolo di “mina vagante” è sicuramente alla sua portata. Contro il Palermo, Sullo potrebbe riproporre il 4-4-2 della prima giornata, previo discorsone da spogliatoio per motivare il gruppo e ripassare gli errori che sono costati una rimonta insospettabile.
Foto credit: Facebook ACR Messina
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