Miccoli lascia il carcere: concesso l’affidamento in prova ai servizi sociali
Il tribunale di sorveglianza di Venezia ha accolto il ricorso del legale di Fabrizio Miccoli e concesso l’affidamento in prova ai servizi sociali come pena alternativa alla detenzione.
L’ex giocatore rosanero – condannato in via definitiva a 3 anni e 6 mesi con l’accusa di estorsione aggravata dal metodo mafioso – viene dunque scarcerato e lascia il penitenziario di Rovigo. Nell’ambito dei “servizi sociali” concessi a Miccoli vi sono una serie di prescrizioni, tra cui il divieto assoluto di frequentare pregiudicati.
Fabrizio Miccoli non aveva potuto accedere a misure alternative al carcere al momento dell’esecuzione della pena proprio per la natura “aggravata” dell’accusa a lui rivolta, ma aveva poi presentato attraverso i propri legali istanza di affidamento in prova ai servizi sociali a inizio marzo (dopo aver scontato una prima parte della pena detentiva.
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Miccoli non si è comportato bene ,ma la vendetta è stata molto pesante. spero che questa persecuzione sia finita.
Forse volevi dire verdetto…
Forza Fabrizio!
Una delle pagine più tristi della storia di uno dei più grandi giocatori rosanero. Per fortuna pare di concluda, finalmente. Miccoli è stato per noi un piccolo Maradona. Forza ragazzo. E attento alle amicizie pericolose.
Ottimo esempio di certezza della pena per le giovani promesse della delinquenza……a che sono serviti anni e anni di processi e di spese per la giustizia?
Non lo conosco personalmente, ma credo abbia pagato oltremodo la propria ingenuità e superficialità. Ma non lo vedo come soggetto capace di volere il male di qualcuno. Avrà certamente modo di riabilitarsi. Forza Fabrizio.
Siamo con te e felici di questa soluzione. Sei stato molto superficiale in questa circostanza ma trattato anche come un criminale, A volte neanche gli assassini subiscono una pena come la tua. Forza Fabrizio!