Migliaccio: “Palermo? Confusione societaria, il gol più bello…”
Sono le ultime giornate per Giulio Migliaccio nel mondo del calcio, ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo a fine stagione, dopo il quasi certo, molto probabile successo contro l’Atalanta, arrivata miracolosamente in Europa League. L’ex Palermo ha raccontato alcuni momenti della sua carriera in un’intervista al Corriere dello Sport, dove ha parlato anche della sua ex squadra:
“Mi dispiace perché so quanta passione hanno i palermitani per la loro squadra. A livello societario c’è un po’ di confusione e spero che le cose si sistemino. Scudetto? Ognuno ha quello che si merita e io mi ritengo soddisfatto: 5 anni a Palermo con 300 punti conquistati, 7 all’Atalanta e 1 alla Fiorentina non sono un brutto biglietto da visita”.
Migliaccio ha anche conosciuto il primo Dybala, quello che si presentò come un timido ragazzino a Palermo: “Un ragazzino che fisicamente non era pronto, ma si intravedeva che sotto sotto c’era un giocatore incredibile. Vincerà il Pallone d’Oro”. Fa anche una Top 11 della sua carriera in Sicilia: “Sirigu in porta, Balzaretti e Cassani terzini, Barzagli e Zaccardo difensori centrali, Migliaccio, Liverani e Pastore in mezzo, Dybala trequartista con Miccoli e Cavani in attacco. In panchina porto Amauri, Bresciano e Simplicio”.
Infine racconta il suo gol più bello, non solo dell’avventura siciliana, ma proprio di tutta la sua carriera: “Quello in Palermo-Milan, semifinale di ritorno di Coppa Italia 2010-11. All’andata a San Siro era finita 2-2 e io segnai al ritorno di testa: mi marcava Thiago Silva e gli rubai il tempo per la rete che ci mandò in finale. Solo a raccontarlo mi viene la pelle d’oca”.