Milan, Corriere: “Yonghong Li insolvente in Cina, rischio bancarotta”
Porta la anche la firma di Milena Gabanelli l’inchiesta del Corriere della Sera che mira a scoprire i segreti di Yonghong Li, nel bersaglio della consob cinese per insolvenza verso le banche e (secondo quanto riporta il quotidiano) a rischio bancarotta già da tempo.
Il Tribunale del distretto di Futian avrebbe ordinato la messa all’asta dell’11,39% (circa 60 milioni) che la holding di Yonghong Li, la “Shenzhen Jie Ande”, avrebbe nella società di packaging Zhuhai Zhongfu, quotata alla Borsa di Shenzhen e per il quale sarebbe stata chiesta anche la liquidazione per bancarotta dalla banca di Canton oltre alle pretse risarcitorie vantata dalla banca di Jiangsu.
La holding (citata nelle trattative con i rossoneri come asset a garanzia della sua crdibilità) sarebbe insolvente verso le banche che hanno deciso di intentare causa. Inoltre la China Securities Regulatory Commission, l’equivalente della Consob di Pechino, avrebbe comunicato l’avvio di indagini per presunti illeciti sul mercato commessi dalla stessa holding.
LE PAGELLE DI TORINO – JUVENTUS
La posizione di Yonghong Li – si legge – sarebbe sotto inchiesta in Cina già da tempo, persino durante le trattative per la cessione del Milan da Fininvest alla sua holding per 740 mlioni, conclusa poi attraverso un finanziamento da parte del fondo Elliott Management Corporation, nonostante il quadro abbastanza complesso.
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L’attacco nelle conclusioni dell’inchiesta è diretto: “Ha barato? E può un oscuro finanziere, sconosciuto in Cina e altrove, che mai si è occupato di calcio neppure a livello amatoriale e che presenta tra i suoi gioielli una holding quasi fallita per pochi milioni non restituiti, impegnarsi da solo in un’operazione da un miliardo (campagna acquisti e aumenti di capitali compresi)?”.
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