Milan-Lazio 2-1/LE PAGELLE: Calabria – Cutrone, baby d’oro
Milan – Lazio 2 – 1 Marcatori: 15′ p.t. Cutrone (M), 20′ p.t. Marusic (L), 44′ p.t. Bonaventura (M)
E’ davvero un altro Milan (terza vittoria di fila), capace di battere anche la Lazio che in trasferta ha costruito le fortune del suo campionato (prima di oggi una sola sconfitta) con una prestazione che non è solo grinta e rabbia agonistica. Gattuso sceglie bene Cutrone in attacco, dalla metà campo in avanti schiera uomini di qualità e quantità e sembra avere trovato la quadra anche in difesa. La Lazio è sembrata stanca, la gara di mercoledì probabilmente ha pesato e il troppo turn over di Inzaghi ha svuotato la squadra, abulica nel primo tempo e brava soltanto nell’ultima mezz’ora grazie anche all’ispirazione di Felipe Anderson.
Milan (4-3-3): Donnarumma 6; Calabria 7,5, Bonucci 6, Romagnoli 6,5, Antonelli 5 (dal 26′ s.t. Abate s.v.); Kessié 6,5, Biglia 6,5, Bonaventura 6,5; Suso 6 (dal 35′ s.t. Borini s.v.), Cutrone 7 (dal 25′ s.t. Andrè Silva s.v.), Çalhanoglu 6,5. A disp.: A. Donnarumma, Gabriel, Musacchio, Zapata, Paletta, Abate, Montolivo, Locatelli, Borini, Silva, Kalinic. All.: Gattuso.
Lazio (3-5-1-1): Strakosha 6; Bastos 5,5, De Vrij 6(dal 29′ s.t. Luis Felipe s.v.), Radu 5,5; Marusic 6,5 (dal 38′ s.t. Nani s.v.), Parolo 5, Leiva 6,5 (dal 7′ s.t. Felipe Anderson 7), Milinkovic-Savic 6, Lulic 4,5; Luis Alberto 5,5; Caicedo 4,5. A disp.: Vargic, Guerrieri, Gabarron Gil Patricio, Caceres, Wallace, Basta, Luiz Felipe, Bruno Jordao, Lukaku, Murgia, Felipe Anderson, Nani. All.: Inzaghi.
MIGLIORI:
Calabria: Ogni partita in più è un briciolo di sicurezza, personalità e qualità in più: vince quasi tutti i duelli sulla sua zona difensiva, supporta molto spesso l’azione offensiva, regala un assist meraviglioso a Bonaventura per il 2 a 1. Meglio a destra che a sinistra ma sa essere intercambiabile e nel finale si trasforma in un leone. Se il Milan, ricordando la tradizione, punterà forte su una difesa tutta italiana lui ci deve essere.
Cutrone: Dovranno spiegarci perché gioca solo se mancano gli altri. prima palla e gol di testa. Poi la Lazio chiude meglio le marcature ma lui ha proprio i movimenti del grande attaccante. Esce per crampi, non è molto abituato a 90′ interi.
Calhanoglu: Fa un buon numero di belle giocate, prova spesso la conclusione dalla distanza con buona precisione, è sempre nel vivo dell’azione e ha voglia: negli ultimi 25 metri è una risorsa importante e insieme a lui giocano una buona partita anche Bonaventura e Kessie. Combatte fino al 95esimo.
Leiva: Nel centrocampo della Lazio è l’uomo di maggior lucidità del primo tempo. Tutti i palloni passano da lui che con sapienza decide se accelerare o rallentare l’azione. Splendido il suo assist per il gol di Marusic dell’1 a 1. Stupisce la sua sostituzione a inizio ripresa.
Felipe Anderson: In questo momento è uno dei pochi giocatori a cui Simone Inzaghi non può rinunciare. Entra lui e cambia la Lazio che diventa subito più vivace, più imprevedibile, più continua. Le sue scorribande a sinistra mettono in difficoltà il Milan, distribuisce buoni palloni in area, serve a Lulic una palla che deve solo essere spinta in rete. Con lui in campo anche Milinkovic-Savic si rivitalizza.
LA FOLLE ESPULSIONE DI BELEC DEL BENEVENTO
PEGGIORI:
Caicedo: Vede pochi palloni e non sa nemmeno come andarseli a cercare. L’atteggiamento passivo della sua squadra non lo aiuta ma alla fine non riesce a essere utile e Inzaghi deve fare ricorso alla panchina per sperare di aumentare l’indice di pericolosità.
Antonelli: Il gol dell’1 a 1 è in gran parte a carico suo: lascia troppo spazio a Marusic per ricevere e poi si fa abbindolare con un dribbling da scuola elementare. Sbaglia molto, perde più di un contrasto e non appare nelle migliori condizioni psicofisiche. Il cambio appare perfino tardivo.
Lulic: Mai entrato in partita, spreca molti palloni, altri ancora li gioca in modo elementare. A coronamento della giornataccia si divora un gol già fatto a cinque minuti dalla fine.
Parolo: E’ abbastanza spento, sia nel primo tempo quando gioca più avanti, sia nella ripresa quando arretra in “zona Leiva” per fare spazio a Felipe Anderson.