Milan-Palermo, mission impossible a San Siro
Per il Palermo inizia l’ultima salita di questo finale di campionato. Mancano le ultime sette partite, le ultime sette tappe (usando una metafora ciclistica) di questo Giro per cercare di riacciuffare il fuggitivo che ad oggi porta il nome dell’Empoli. Ieri la squadra di Martusciello ha allungato di un altro punto, senza convincere sul piano del gioco contro un Pescara che tra un po’ potrà alzare bandiera bianca, motivo per il quale il Palermo è chiamato alla risposta.
Bisogna ridurre il gap, ma la partita odierna sembra una missione impossibile. A San Siro il Palermo troverà un Milan affamato: il mezzo passo falso dell’Atalanta regala una ghiotta occasione ai rossoneri per tornare in corsa per il quinto posto, unico obiettivo nell’ennesima annata di transizione. Milan e Palermo, due società accomunate ad oggi soltanto da un closing in corso, fino a qualche anno fa lottavano tra di loro per l’Europa (e la finale di Coppa Italia) mentre adesso entrambe le realtà sembrano ridimensionate.
Parlando di campo, il Palermo dovrà tentare una vera e propria impresa. La squadra che ad agosto a San Siro strappò un pari all’Inter con Ballardini in panchina sembra un lontano parente della squadra che adesso ha in mano Diego Lopez, adesso più motivatore che allenatore di questa rosa. Per la prima volta in stagione oggi non dovrebbero esserci grosse novità di formazione: confermato il 3-5-1-1, Jajalo giocherà al posto di Gazzi e Diamanti tornerà alle spalle di Nestorovski. Unico ballottaggio sulla fascia sinistra tra Aleesami e Pezzella.
Con il Milan inizia l’ultima salita: prima i rossoneri, poi Lazio e Fiorentina. Tre partite dove il Palermo non ha nulla da perdere e tutto da guadagnare. La salvezza resta (classifica alla mano) un obiettivo difficile, ma in queste ultime sette partite bisognerà dare tutto per arrivare al traguardo consapevoli di averci provato fino in fondo.