Milan – Roma, 3 – 3, LE PAGELLE: sempre Ibra, Kumbulla risponde
Milan- Roma 3 – 3 | Marcatori: 2′ p.t. Ibrahimovic (M), 14′ p.t. Dzeko (R); 2′ s.t. Saelemakers (M), 26′ s.t. Veretout (R), 34′ s.t. Ibrahimovic (M), 39′ s.t. Kumbulla (R)
A Ibrahimovich bastano 1 minuto e 40 secondi per portare il Milan in vantaggio. A Dzeko ne servono 16 per il pareggio. La sintesi di una partita giocata ad alta intensità da entrambe le parti con continui ribaltamenti di fronte e gol. Più ordinato il Milan, ma la Roma è sempre in partita. Il match diventa meno fluido e nervoso nel finale, protagonista in negativo l’arbitro che nel giro di circa 8 minuti concede ad entrambe le squadre due rigori molto dubbi. Finisce in pareggio una partita divertente e spumeggiante. Milan di Pioli sempre primo in classifica.
MILAN (4-2-3-1) Tatarusanu 4.5; Calabria 6, Kjaer 7, Romagnoli 5.5, Theo 5; Kessie 6, Bennacer 6; Saelemakers 7 (28′ s.t. Krunic 6), Calhanoglu 6.5, Leao 8 ( 26′ s.t. Castillejo 6); Ibrahimovic 8
ROMA (3-4-2-1) Mirante 7; Ibanez 5, Mancini 5.5, Kumbulla 7.5; Karsdorp 5 (22′ s.t. Peres), Veretout 6.5 (41 s.t. Villar s.v.), Pellegrini 6 (31′ s.t. Cristante 6), Spinazzola 6; Pedro 6, Mkhitaryan 6.5; Dzeko 7.5
I MIGLIORI
Ibrahimovic: è senza ombra di dubbio l’uomo della rinascita rossonera e lo dimostra in ogni partita. Non fa mai gol singoli in questo campionato. Segna la prima rete da opportunista vorace, il secondo freddo su rigore. Il coronavirus è un lontano ricordo.
Dzeko: se fosse passato alla Juventus durante il calciomercato la Roma avrebbe perso un giocatore che fa reparto da solo. A parte il gol del pareggio, l’attaccante giallorosso è sempre in partita. Fondamentale nel far salire la squadra e nelle sponde ai compagni in fase offensiva.
Leao: offre due assist, uno a Ibrahimovic e un altro a Saelemakers. Quando corre è imprendibile. In occasione del secondo gol si beve Karsdorp che non lo tiene con un affondo sulla fascia. Poi mette al centro un pallone splendido per la rete di Saelemakers. In serata di grazia.
I PEGGIORI
Tatarusanu: il gol che porta in vantaggio il Milan lo segna più lui che Dzeko. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo decide di uscire a vuoto e il bosniaco di testa non sbaglia. Donnarumma non c’è. E si sente.
Karsdorp: paradossalmente non ha colpe quando Leao lo salta e manda in gol Saelemakers, ma su quella fascia non riesce ad ingranare. Non è molto in forma ed è spesso in ritardo. Fonseca alla fine lo tira fuori per far spazio a Peres.