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Mirri: “Palermo in vendita dal 1° giorno. O Serie B o nulla”

Dario Mirri si racconta tra le pagine di Repubblica di oggi. Il presidente del Palermo ha ribadito l’importanza di un campionato vincente.

Sì. Puntiamo alla B senza nessuna alternativa – afferma -. Se l’anno scorso eravamo una matricola, quest’anno non lo siamo. Lo sconto dell’anno scorso adesso è finito. O serie B o nulla. Non ci sono alternative rispetto ai programmi e agli investimenti futuri. La serie C non è economicamente sostenibile. Le faccio un esempio: dai diritti televisivi collettivi incassiamo come la Paganese o il Picerno. Non importa che rappresentiamo la quinta città d’Italia”.

Il presidente torna anche sul prossimo derby col Messina neopromosso. “Innanzitutto a Messina ci sono ancora problemi e poi bisogna vedere con quale presenza. Sembra che dovremo rassegnarci al limite dei 2.500 posti e in uno stadio come il “Barbera” sono meno del 10 per cento. Un derby senza curve e senza gli stadi pieni non è un vero derby“.


Mirri prosegue evidenziando la necessità di cedere, ma lo farebbe soltanto con la sicurezza di un progetto serio per il club. “Il Palermo è in vendita dal primo giorno. Certamente non sarò io il limite a un eventuale cessione. Il Palermo ha un piano triennale che stiamo rispettando ma, a parte gli affetti, tutto è commerciabile. Una società di calcio si può vendere e acquistare al pari di un’automobile. Nessuno può pensare di essere padrone della squadra. Noi siamo soltanto temporanei custodi di un bene collettivo”.

Trattenere Lucca? Ci abbiamo provato in tutti i modi, ma aveva l’ambizione di andare in B. Se non si fosse infortunato avremmo vinto i play off e lui sarebbe rimasto. A me piace Silipo. L’anno scorso ho scommesso su Lucca e ho vinto la scommessa con gli interessi”, ha concluso il presidente.

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11 thoughts on “Mirri: “Palermo in vendita dal 1° giorno. O Serie B o nulla”

  1. Il problema di questa società è la costante ricerca della palermitanita ‘ non ci sarà mai nessuno del luogo disposto a metterci dei soldi. Quindi ??????

  2. Se vuoi andare in serie B devi cambiare staff direttivo il duo Sagramola, Castagnini non è adatto. Lo dicono i loro curriculum.

  3. Certo, e tutti i discorsi su appartenenza, radici e ali erano solo fumo negli occhi a quei deficienti di tifosi… l’obiettivo era solo recuperare i piccioli spesi…

  4. Quante chiacchiere sempre le stesse sempre più noioso!!a parte che i parsimoniosi adesso parlano di piano triennale prima era B subito quando doveva farsi regalare la società!!o aB o nulla devi fare qualcosa di più e meglio altrimenti Catanzaro e Avellino risultano più forti del Palermo quindi…..se vuoi davvero cedere la società non devi pensare a fare business con la vendita non devi pensare a sistemare le tue casse e quella delle tue società con la vendita del Palermo cedi e basta !!

  5. Invito tutti i giornalisti palermitani (soprattutto la vecchia guardia) ma anche e soprattutto addetti ai lavori (giocatori allenatori presidenti ecc a leggere su La Repubblica di oggi domenica pagina 34- l’articolo dì Romagnoli- bellissimo.Apre uno squarcio importante sul calcio sulle conferenza stampa di allenatori giocatori ecc ma soprattutto secondo me è un invito ai giornalisti che vi partecipano di piantarla di farsi paraculare da questo mondo e in questo modo.

  6. con Lucca avremmo sconfitto Avellino Sudtirol padova e alessandria ? Ma neppure con Immobile .. non è un giocatore che cambia una squadra

  7. “Il Palermo ha un piano triennale che stiamo rispettando”. È evidente che, come scritto tempo fa dalla Curva Nord, che il piano triennale questo signore non l’ha mai letto.

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