Mirri: “Biglietti cari? Abbiamo seguito le leggi di mercato”
Caro biglietti per Palermo – Turris, Mirri difende la scelta. Dopo le polemiche sui prezzi dei mille tagliandi disponibili per la partita contro i campani (la prima a porte – parzialmente – aperte), il presidente rosanero ha voluto esprimere il suo punto di vista sulla decisione di fissare il costo a 35 e 50 euro.
Durante la diretta Facebook con Amici Rosanero, Mirri ha difeso così la scelta: “Non c’è nessuna scelta per prevaricare qualcuno, ma si è fatta una scelta in funzione della quantità dell’offerta, limitata. E cioè il poter fare entrare solo mille persone e non 36 mila. Il mercato è fatto da domanda e offerta. Ho delle responsabilità nei confronti della società e dell’assemblea dei soci. Magari la valutazione è sbagliata… ma sottolineo che l’offerta è limitatissima purtroppo. Purtroppo sono cambiate le regole”.
Mirri va oltre e lega il tema biglietti alla questione stadio: “Purtroppo non si è riuscito ad ottenere un canone ragionevole. Avrei voluto la stessa ‘passione’ anche quando si discuteva di questo, non solo per i biglietti: aprire lo stadio ci costa 20 mila euro a partita. Ci costi strutturali da affrontare; non è lo stadio di Bisceglie. Sui biglietti è stata fatta una scelta a protezione della nostra società; con una valutazione di offerta e domanda”.
E aggiunge: “Avevamo pensato e pensiamo di mettere in vendita degli abbonamenti (per 16 partite a questo punto) ed evitare di mettere in vendita ogni volta mille biglietti. Ma non è stato possibile fin da subito per motivi tecnici. L’idea è soltanto rinviata. Con gli abbonamenti certamente il prezzo per la gradinata non sarebbe 35 euro: magari 20-25 euro. Se noi oggi mettevamo la gradinata a 20-25 euro, poi l’abbonamento lo avremmo dovuto vendere a 5-10 euro a partita… Ci sono delle motivazioni, ma non mi sento depositario di nessuna verità”.
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Come si può ambire a categorie professionistice se non la società non riesce neanche a gestire economicamente uno stadio come il barbera ….
se gli rimangono nella panza non é una grossa perdita economica , ma è sempre per la famosa legge di mercato. se il prodotto non è appetibile non puoi pretendere di tenere il prezzo alto
Quindi la richiesta supera l’offerta (1000 biglietti), allora alzo i prezzi, tanto li venderò di sicuro. E bravo il nostro esperto di mercato, complimenti, domani vediamo se ha ragione lui, se ci saranno 1000 spettatori, la prossima partita raddoppierà i costi dei biglietti
Ha seguito le leggi di Mercato San Lorenzo. Finalmente un po’ di coerenza!
Non mi pare uno scandalo che la società provi a monetizzare tra i trentamila e i cinquantamila euro per questa partita, visti i tempi e le restrizioni. Quello che mi pare scandaloso è lo stato attuale della squadra, che è indietro rispetto a tutte le altre (incluse ripescate e neopromosse) e meritatamente ultima.
La stagione rischia seriamente di non finire e trovarsi in quella posizione ci condannerebbe. Mi auguro che Mirri e soci abbiano considerato questo aspetto.
Questo è l’aspetto sportivo di cui lui, per sua stessa ammissione, non si occupa… lui si occupa solo di far diventare la maglia il volantino di un supermercato, e dei biglietti a prezzi folli…
La valutazione del pubblicista è tipica del gestore non di un imprenditore: gli investienti sono del manager proprietario, la gestione è del putiario che bada alle spese correnti.
Il vero investimento è nel parco giocatori e tutti sappiamo, bene o male, il valore economico dei nostri giocatori