Monachello: “A Palermo ero un po’ oppresso. Ad Ascoli ho voglia di riscatto”
Tanta voglia di riscatto e di tornare in campo. Gateano Monachello è stato presentato ufficialmente come nuovo giocatore dell’Ascoli dal ds dei marchigiani, Giaretta, dopo aver lasciato Palermo ed essere stato girato nuovamente in prestito dall’Atalanta alla squadra bianconera.
FOTO – MONACHELLO SALUTA: “A PALERMO HO DATO TUTTO”
A margine della conferenza stampa, intervistato da Piceno Time, Monachello esterna tutta la propria voglia di rivalsa, dopo una prima parte di stagione difficile: “Avvelenato? No, sono motivato e orgoglioso di essere qui. Ascoli è una piazza importante che merita di più e ho voglia di riscattarmi perché a Palermo mi sono sentito un po’ oppresso”.
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“Nella gara contro la Salernitana – aggiunge – avevo voglia di spaccare il mondo e sono riuscito pure a far gol. Andrò in campo con quella rabbia perché mi è mancato tanto giocare e adesso voglio dare una mano a questa società, giocando più partite possibili. Fisicamente sto bene. Subito dopo la gara contro la Salernitana pensavo alla successiva perché pensavo fosse cambiato il vento e negli ultimi due mesi e mezzo non mi sono fermato”.
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Il primo impatto è stato positivo: “L’Ascoli mi sta dando tanto e sono in debito con loro. Una piazza calda come Ascoli può aiutarmi a fare bene e sul mercato la società si è mossa bene. Martinho è un giocatore che ha fatto benissimo, Ganz sa fare gol e a Pescara non ha potuto dare il suo contributo. Io sono pronto a dare il mio contributo.
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E sulla scelta del numero 45 dice: “É un numero particolare, mi lega a mio nonno che era il mio primo tifoso, lui sperava potessi arrivare in serie A e quando ce l’ho fatta con l’Atalanta lui non c’era più e per ricordarlo ho deciso di prendere questo numero. Spero mi porti fortuna”.
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mi ricordo di Succi, qualche anno fa, molti gol, ma giocava poco , si montò la testa che altrove avrebbe fatto la differenza!! Non ho sentito più parlare di lui, almeno fra le categorie che contano qualche cosa. peccato!!
ti sentivi oppresso da che? dai tuoi continui infortuni?