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É morto Claudio Garella, il portiere del primo scudetto di Napoli e Verona

Addio al portiere simbolo del primo Scudetto per Napoli e Verona. Il calcio italiano piange la scomparsa di Claudio Garella, nato a Torino (e cresciuto in granata) ma diventato famoso grazie a due storiche vittorie nel campionato italiano. Si è spento a 67 anni per complicazioni sorte dopo un intervento chirurgico al cuore.

Garella era un portiere dallo stile insolito, fatto di tante respinte con i piedi (e in generale di respinte con qualsiasi parte del corpo utile a compiere la parata); al punto da essere definito dall’avvocato Agnelli il più forte portiere del mondo… “Senza mani, però”. Indossò la maglia del Verona dal 1981 al 1985, rendendosi protagonista dunque di tutta l’epopea del Verona di Bagnoli, dalla B allo Scudetto, diventando per tutti “Garellik”, quasi fosse un supereroe. Due anni dopo si ripetè con il Napoli di Maradona (con cui vinse anche la Coppa Italia).

Oggi Napoli e Verona (a pochi giorni dalla sfida che le vedrà opposte al debutto in campionato, al “Bentegodi”) si uniscono nel cordoglio per la morte di un idolo e di un amico, apprezzato sia sul campo che nella vita di tutti i giorni.


IL COMUNICATO DEL VERONA

Hellas Verona FC piange la scomparsa di una autentica Leggenda della propria storia ultracentenaria: ci ha lasciato oggi, a 67 anni, Claudio Garella.

Autentico simbolo del primo Verona guidato da Osvaldo Bagnoli, Garella ha vestito i colori gialloblù dal 1981 al 1985, difendendo la porta dell’Hellas in tutta la trionfale cavalcata iniziata dalla vittoria della Serie B 1981/82, proseguita con la qualificazione in Coppa UEFA nel 1982/83 e culminata con la vittoria dello Scudetto nel 1984/85, di cui Claudio fu indiscusso protagonista.

I suoi numeri resteranno straordinari e irripetibili: appena 143 gol subìti in 157 presenze, 4 delle quali nella Coppa UEFA 1983/84 e altre 4 nelle doppie sfide di Finale di Coppa Italia raggiunta dal Verona 1982/83 e 1983/84.

Ma ciò che resterà per sempre nella mente di chi lo ha visto giocare e nell’immaginario di chi solo successivamente ne ha conosciuto – per ragioni anagrafiche – le gesta sportive, è lo stile assolutamente unico di difesa della propria porta, con parate atipiche e al tempo stesso efficacissime. Uno stile che gli è valso il soprannome di ‘Garellik’. Un vero e proprio idolo per una generazione di tifosi veronesi e, più in generale, per tutti gli appassionati del calcio italiano.

Il Presidente Setti e tutto il Club si stringono attorno alla famiglia in questo momento di lutto.

IL COMUNICATO DEL NAPOLI

Il mondo del calcio piange la scomparsa di Claudio Garella, portiere che ha lasciato un segno indelebile nella storia del Napoli. Garella è stato tra i protagonisti assoluti del primo scudetto azzurro nella stagione 1986/87. Era arrivato a Napoli nell’estate del 1985, all’alba della radiosa era maradoniana. In azzurro ha disputato 3 stagioni vincendo il tricolore e la Coppa Italia.

Soprannominato “Garellik”, per il suo stile unico e inconfondibile, Claudio Garella vinse 2 scudetti in due squadre che in precedenza non l’avevano mai conquistato: il Verona nel 1985 e il Napoli due anni dopo. Un primato che definisce i contorni non solo sportivi ma anche umani, emotivi e professionali di un portiere che resterà sempre nella leggenda azzurra.

Il Presidente Aurelio De Laurentiis, i dirigenti, lo staff tecnico, la squadra e tutta la SSC Napoli esprimono profondo cordoglio per la scomparsa di un indimenticabile protagonista della nostra storia.

 

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