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Murales imbrattato, il Palermo: “Siete dei falliti, pochi secondi per rovinare tutto”

Il Palermo FC affida ad una nota social la propria amarezza e rabbia per le scritte che hanno imbrattato il maxi-murales realizzato nei giorni scorsi lungo il perimetro dello stadio “Renzo Barbera” (episodio che ha suscitato l’indignazione dei tifosi sui social dopo l’ampio apprezzamento per l’iniziativa).

Sui propri canali ufficiali, il club rosanero definisce “falliti” gli autori dell’accaduto (“siete già estinti, e non lo sapete”) e posta ulteriori foto che testimoniano l’accaduto. E non vengono certo usate parole tenere: “C’è qualcuno in questa città che vorrebbe che le cose non cambiassero mai, ed esercita la sua missione con il ricatto, la prevaricazione violenta e criminale, il vandalismo e un’attività militante votata alla distruzione del bello e del buono. La gente di Palermo ha già dimostrato a queste persone che per loro non c’è futuro, e che il futuro invece lo costruiamo noi sognatori”.

 

IL COMUNICATO

Ci sono voluti tre anni di lavoro, tra permessi, progettazione, ostacoli della pandemia e organizzazione generale. E ci sono voluti pochi secondi per rovinare tutto. C’è qualcuno in questa città che vorrebbe che le cose non cambiassero mai, ed esercita la sua missione con il ricatto, la prevaricazione violenta e criminale, il vandalismo e un’attività militante votata alla distruzione del bello e del buono. La gente di Palermo ha già dimostrato a queste persone che per loro non c’è futuro, e che il futuro invece lo costruiamo noi sognatori. Noi che abbiamo tutti lo stesso sguardo del bambino dipinto ieri da Rosk, con i nostri colori sulle guance. Noi che non smetteremo mai di dire a questi falliti che Palermo e il Palermo siamo noi. E che per loro non c’è speranza: siete già estinti, e non lo sapete.


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17 thoughts on “Murales imbrattato, il Palermo: “Siete dei falliti, pochi secondi per rovinare tutto”

  1. Sono dei falliti sicuramente! Non hanno padre e madre e si nutrono di noia. Occorrerebbe che qualcuno gli dia una lezione da non scordare mai. Spero che il murales (bellissimo) venga restaurato o rifatto.

  2. Verrebbe da dirgli tutte le peggiori parole che esistono nel vocabolario e anche oltre, ma forse non ne vale la pena. La loro ignoranza è così abissale che sarebbe peggio che parlare al vento. Sappiate solo che mi fate schifo e siete la vergogna della palermitanità. I murales si possono aggiustare, le vostre menti no.

    1. Sì, anche Sbacchi era un ultras. Tonino potrebbe essere Tonino Currò (un ultras del Messina ucciso dai catanesi). Si incomincia ad intravedere qualcosa del “ricatto” forse. Oppure è un depistaggio.

  3. Visto che abbiamo tutto questo comitato ultra si facciano nomi e cognomi tanto lo sanno tutti a chi appartengono le zampe che hanno fatto questo. Che vengano consegnato e denunciati. Se non si fa cosi non cambiera mai nulla. Vogliamo i nomi

  4. Questo atto vandalico (non lo si può definire altrimenti) fa il paio con il furto dell’emblema in pietra del Calcio Catania da Torre del Grifo. Gli idioti non hanno davvero Patria …

  5. A parte il fatto che è un gesto demenziale da parte di chi vuol distruggere la creatività,l’arte,ma lo stadio non è super video sorvegliato?Li prenderete subito questi imbecilli.

  6. Gli ultrà non c’entrano nulla con l’imbrattamento!

    non solo la curva nord 12, ma tutti gli ultrà palermitani hanno condannato il gesto.

    Ecco cosa scrive la Curva Nord Inferiore:
    “Chi non c’è più non si onora in questo modo, gli ultras sanno come rendere onore ai propri fratelli, ma purtroppo viviamo in una città che in ogni episodio fa sempre notare di non avere un briciolo di mentalità.

    VERGOGNATEVI, INDEGNI!

    CURVA NORD INFERIORE PALERMO”

  7. Il murale andrebbe protetto con lastre di plexiglas trasparente in modo da preservare quanto dipinto e permettere (eventualmente) di pulire facilmente le scritte sovra-imposte.

  8. Falliti. Come se avessero studiato ad Oxford o almeno al Gonzaga ed educati da governanti tedesche, con la faccia da Merkel. Non so, potrebbe trattarsi di un gesto dettato da istinto animalesco, al modo dei cani che marcano il ‘loro territorio’ con la pipì. Anche questo però vuol dire ‘appartenenza’, un significato profondo, esistenziale, il rispetto dei ruoli, delle precedenze, delle ‘presenze’. Quanto ai murales, artisti di fama internazionale hanno così abbellito certi quartieri, certe borgate di Roma. Del tutto escluse invece zone come (in ordine di prezzo delle abitazioni, al mq) Parione, Aventino, Parioli, Prati, Trieste. Chissà perché.

  9. Andrebbe istituito l’esilio il problema e’ che abbiamo difficoltà a trovare discariche per i rifiuti figuriamoci se si trovano depositi per questi scarti sociali

  10. Si può essere falliti anche essendo esperti di cinema. Ne Oxford né Gonzaga. Poi appartenenza non è pisciare come i cani. Quello è marcare il territorio (o le bacheche) rilasciando feromoni per lasciare messaggi odorosi importanti su sé stesso. Ma u fetu è insopportabile

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