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Murawski: “Il mio idolo è Zidane. Scelto la 35 perché unica libera. Sul mio ruolo…”

Centrocampista classe ’94 polacco, Radoslaw Murawski si presenta oggi nella prima conferenza stampa ufficiale da giocatore del Palermo. Un contratto fino al 2020, il numero 35 sulle spalle e tanta fiducia da parte della società da ripagare. Il neo-acquisto ha parlato del rapporto con i suoi compagni, del presidente, la scelta del numero e ha dato qualche delucidazione sul suo ruolo oltre che alcune curiosità.

Prima volta per lui con una squadra retrocessa: “Siamo consapevoli della delusione dei tifosi, ed è normale. Però abbiamo tanto bisogno di loro e del loro supporto. Io spero che la squadra riesca a tornare presto in Serie A. Non mi era mai capitata una situazione del genere, ho sempre giocato in squadra che non hanno mai vissuto la delusione della retrocessione. Certo, ho vissuto momenti di debolezza anche in altre squadra ma siamo sempre riusciti ad andare avanti. Ieri nonostante le contestazioni ci siamo concentrati solo sul campo e abbiamo pensato solo al calcio. Ci siamo comportati tutti in maniera molto naturale”.

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Qualche delucidazione sul suo ruolo: “Io sono un centrocampista centrale, soprattutto difensivo ma so anche attaccare. Il mio è un ruolo importante e credo di poter portare al Palermo tutta l’esperienza fatta in Polonia per aiutare la squadra”.

L’obiettivo è chiaro: “Ho sempre considerato il Palermo una squadra molto buona e la retrocessione non significa che siamo deboli. Io qui voglio aiutare la squadra a migliorare, andare avanti. Il mio obiettivo, e quello di tutta la squadra, è tornare presto in Serie A”.

Tra connazionali ci si aiuta: “Cionek mi ha sempre aiutato sin da quando sono arrivato. Per me è come un grande fratello. Si preoccupa per me anche quando non c’è allenamento. Tutta la squadra comunque si comporta bene nei miei confronti”.

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La scelta del numero è stata del tutto casuale: “Ho scelto il 35 solo perchè era l’unico libero, in seguito vedremo”.

Murawski chiude svelando qualche retroscena: “Quando ero piccolo mi ispiravo molto a Zidane. La prima volta che il mio procuratore mi ha parlato del Palermo sono rimasto sorpreso, perché è una bella squadra. Sono molto contento di essere qui, ringrazio il presidente Zamparini per la fiducia e per la grande opportunità”.

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