Musumeci, no alle passeggiate con i figli: “La mia ordinanza resta valida”
Musumeci “dice no” alle passeggiate genitori-figli. Il presidente della Regione Siciliana nel corso di un’intervista a “Storie Italiane” su Rai 1 (e in un successivo video-messaggio sui social) si è detto infatti contrario all’indicazione data dal Viminale ai prefetti in merito alla applicazione dei decreti sugli spostamenti durante l’emergenza Coronavirus: “La mia ordinanza che limita l’uscita ad una sola volta al giorno e per un solo componente familiare rimane ancora vigente sul territorio siciliano”.
Musumeci si dice “assolutamente contrario” a quanto indicato dal ministero dell’Interno e invitando tutti a non abbassare la guardia afferma: “Le passeggiate si faranno, ma quando finirà l’emergenza. Se ci sono dei casi di bambini affetti da particolari patologie questa esigenza della passeggiata potrà essere consentita ma soltanto davanti a una certificazione medica e per dieci minuti. Se passa l’idea che ormai il peggio è passato e che tutti possiamo permetterci di uscire fuori è la rovina”.
E i dati dimostrano che in Sicilia tanti, ma non tutti restano a casa: secondo uno studio della società svizzera Teralytics sugli spostamenti e le analisi in forma anonima di milioni di sim telefoniche, sull’Isola a “fare meglio” sono i grandi centri urbani (guida Messina) mentre i maggiori spostamenti sono in provincia. A Palermo grande divario tra centro e periferia (nel primo caso resta a casa il 72% della popolazione, in periferia solo il 60%), mentre nelle province palermitana e catanese si va poco oltre il 50%.
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Musumeci non è un medico e nemmeno un ricercatore scientifico, tutte le ordinanze fatte dal governo nazionale sono approvate da medici e infettivologi, quindi io continuo a fare le passeggiate sotto casa.