Nainggolan: “Sabatini dice che sono capace di bere 8 shot? Anche 20”
“Sono un calciatore e prima ancora un uomo che ha scelto di essere felice”. Dice così Radja Nainggolan in un’intervista al ‘Corriere.it’ in cui racconta tutte le sue ‘storie’ non proprio da professionista avvenute fuori dal campo, fra discoteche e pub. “Mi sono sacrificato per diventare un calciatore – aggiunge il ‘Ninja’ – guadagnare e far vivere bene i miei cari che come me e con me hanno sofferto”.
Ma Nainggolan spiega: “La natura mi ha fatto un dono: ho un fisico che non ha mai risentito delle cavolate che ho fatto. Certo a 20 anni esci tutte le sere, adesso magari di serate ne faccio due/tre, se mi va. Ma non rinuncio a vivere. Posso anche bere un po’ la sera, l’importante è poi andare in campo a tremila”.
A Sabatini, che lo ha definito scherzosamente un delinquente capace di bere otto shot tutti insieme, Nainggolan risponde: “L’ho chiamato e gli ho detto che otto sono pochi. Ne bevo anche venti. E che poi vado in campo lo stesso. Mi vuole bene, mi ha sempre consigliato di avere una vita più tranquilla. Pensa che avrei avuto una carriera migliore. Ma non sono d’accordo, in campo ho dato il massimo”.
“Ovunque ho fatto cavolate – racconta il belga -. A Roma arrivavo in ritardo, ci sono stati video in cui di sera ero poco lucido e poi quel famoso Capodanno a casa mia… Lo ricorderò per tutta la vita. Forse è stata quella la notte più folle, con i miei video ubriaco, fumavo e dicevo parole fuori posto: fecero il giro del mondo. Fui attaccato da tutti, la Roma andò su tutte le furie. E avevano ragione».
Infine, sulla Spal, la sua attuale squadra: “Ci sono venuto per De Rossi e dopo due giornate l’hanno mandato via. Se non ci fosse stato lui neanche ci avrei pensato. Ha avuto forti divergenze con la società, lo ha detto del resto. Ho riflettuto e alla fine sono rimasto, nonostante tutto. Devo aiutarli a salvarsi”.
Un professionista esemplare…già erano messi male, dopo il suo arrivo sono sprofondati…