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Napoli – Atalanta 2 – 0, PAGELLE: tutti in piedi per Kvara. Kim è una roccia

NAPOLI – ATALANTA 2 – 0 | Marcatori: 15′ s.t. Kvaratskhelia (N), 32′ s.t. Rrahmani (N)

Tutti in piedi per il Napoli di Spalletti, che a tre giorni di distanza dalla partita decisiva per andare ai quarti di Champions non fa sconti all’Atalanta, vincendo 2-0 in una gara dominata e senza rischi.

E anche tutti in piedi per Kvaratskhelia, che ‘spacca’ la partita con un gol impossibile. Un dribbling contro tutti e un tiro fortissimo sotto la traversa. La gara da lì è in ghiaccio, ma Rrahmani la chiude comunque con un gol di testa.


Il Napoli, comunque, gioca praticamente solo: l’Atalanta non è pervenuta al ‘Maradona’. Un’altra prestazione opaca della squadra di Gasperini (la terza di fila senza gol), che arriva a tirare pochissime volte solo nel finale: anche perché a difendere c’è un super Kim.

SERIE A, TUTTI I RISULTATI E LE PARTITE DELLA 26a GIORNATA

NAPOLI (4-3-3): Gollini 6; Di Lorenzo 6,5, Rrahmani 6,5, Kim 7 (dal 31′ s.t. Juan Jesus 6), Olivera 6; Anguissa 7, Lobotka 6,5, Zielinski 6 (dal 20′ s.t. Ndombele 6); Politano 6,5 (dal 20′ s.t. Elmas 6), Osimhen 6,5 (dal 40′ s.t. Simeone s.v.), Kvaratskhelia 8 (dal 40′ s.t. Zerbin s.v.).

ATALANTA (3-4-1-2): Musso 5,5; Toloi 6 (dal 44′ s.t. Lookman s.v.), Djimsiti 6, Scalvini 5,5; Ruggeri 5,5, De Roon 5,5, Ederson 5, Maehle 5 (dal 23′ s.t. Zappacosta 6); Pasalic 5 (dal 23′ s.t. Boga 5,5); Hojlund 5 (dal 1′ s.t. Muriel 5,5), Zapata 5,5.

I MIGLIORI

Kvaratskhelia: il gol è di una difficoltà altissima. Lasciato solo in attacco, fa un 1 contro 5 e ha la meglio: finte che mandano a terra un paio di avversari e poi una bomba sotto la traversa. Basta questo, i 3 punti portano la sua firma.

Kim: forza della natura, pure contro un’altra forza come Zapata. Kim è un’esplosione di potenza ed tecnica e non sbaglia mai un intervento. In una delle chiusure decisive, però, si fa male e deve uscire.

I PEGGIORI

Ederson: gioca con sufficienza a centrocampo, come se davanti non avesse due come Anguissa e Lobotka. È proprio il camerunense a punirlo, intercettando il suo passaggio banale e mandando in porta i compagni che segnano il gol che indirizza la partita.

Pasalic: non pervenuto. È il ‘fantasma’ che vaga fra il centrocampo e la trequarti del Napoli, ma senza toccare un pallone. E Gasperini a un certo punto è costretto a cambiarlo.

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