Napoli – Chievo 2 – 1 /LE PAGELLE – Finale pazzesco ma arbitro e pubblico…
Incredibile rimonta. Il Napoli resta aggrappato allo scudetto grazie agli ultimi minuti di una delle sue partite più brutte della stagione. Per 89 minuti il Napoli può recriminare a gran voce soltanto per la mancata espulsione di Depaoli in occasione del rigore. Perchè poi, per tutta la partita, si è visto in campo solo la controfigura del Napoli brillante, veloce e offensivo che abbiamo ammirato per quasi tutto il campionato. E il Chievo quasi non ci crede: si preoccupa solo di chiudere gli spazi e si ritrova in vantaggio grazie all’unico tiro in porta di Stepinski che da solo ha cambiato la partita. Poi nel finale la rivoluzione, i gol di Milik e Diawara cambiano la storia.
Napoli (4-3-3): Reina s.v.; Hysaj 5,5, Tonelli 4,5, Koulibaly 4,5, Mario Rui 5; Allan 5 (dal 25′ s.t. Zielinski 5,5), Diawara 5,5, Hamsik 4,5 (dal 19′ s.t. Milik 6); Callejon 4,5, Mertens 4,5, Insigne 6. All.: Sarri.
Chievo (4-3-1-2): Sorrentino 8; Depaoli 4,5, Tomovic 6,5, Bani 6,5, Gobbi 6; Rigoni 6,5, Radovanovic 6,5, Bastien 6; Giaccherini 6 (dal 36′ s.t. Leris s.v.); Inglese 6,5, Meggiorini 5,5 (dal 7′ s.t. Stepinski 8). All.: Maran.
MIGLIORI
Insigne: E’ sempre lui il giocatore più vivace del Napoli, specialmente quando il Napoli si esprime su ritmi compassati. Dribbling, cross (specie sul secondo palo) e tentativi personali verso la porta animano la partita e mettono in difficoltà la difesa clivense. Nel secondo tempo però si appiattisce anche lui, pur restando il più pericoloso come testimonia quel tiro a giro con cui sfiora il pareggio a dieci minuti dalla fine.
Stepinski: Il suo ingresso fa enorme differenza. Appena entrato costringe Mario Rui all’ammonizione, poi segna un gol che gli viene annullato (giustamente) per fuorigioco ed è sempre vicino al pallone quelle poche volte che supera la metà campo. Poi segna anche quel gol da attaccante cinico e spietato.
Sorrentino: Para il rigore di Mertens e lascia in vita il Chievo; para una complicata conclusione aerea di Mertens; para in uscita su Milik lanciato a rete; nel recupero compie un vero miracolo e para tutto il resto (nemmeno tanto) che il Napoli crea. E se non ci arriva lui ci pensa la traversa. Sui due gol nel finale non può nulla.
PEGGIORI
Depaoli: Dalle sue parti agisce Insigne e lui va presto in confusione. Rimedia un’ammonizione dopo dieci minuti perché si aggrappa letteralmente all’avversario che punta verso la porta e ne resta condizionato. E il Napoli, cinicamente, attacca soprattutto da quel lato. A inizio di ripresa il disastro: prima lascia scorrere una palla che smarca Insigne davanti al portiere, poi commette il fallo da rigore e anzi viene graziato da sicura espulsione (errore grave dell’arbitro).
Callejon: Si divora un gol a due metri dalla porta e già questo è un demerito da matita blu. Ma ha poca iniziativa, il Napoli attacca solo sul settore sinistro e questo avvantaggia il Chievo nella difesa della propria porta. Si sveglia un po’ a inizio di ripresa ma non incide mai.
Hamsik: Lentissimo e dopo mezza partita inizia a lampeggiare la spia del carburante.
Mertens: Più sfortunato che scarso: ma se sbagli il rigore del possibile 1 a 0 e di testa non segni da tre metri vuol dire che non hai fatto il tuo dovere di attaccante. Per conferma manca la porta su una conclusione centrale su cui poteva fare di più
Tonelli – Koulibaly: La frittata sul gol è clamorosa, senza appello.
L’arbitro Manganiello 3: Non può non espellere Depaoli in occasione del rigore: visto che il Napoli sbaglia dal dischetto e la partita resta in bilico il suo diventa un errore molto grave e soprattutto incomprensibile. Nel finale ci sarebbe anche un rigore per il Napoli per un fallo di mano in area. Per sua “fortuna” il Napoli alla fine vince….
Il pubblico 4: Questo Napoli non può essere fischiato, neanche quando gioca male e si allontana definitivamente dallo scudetto. Non se lo merita. E quando c’è la clamorosa rimonta tutti ad esultare…..