Napoli – Lazio 0 – 1, LE PAGELLE: la decide Vecino, Osimhen poco incisivo
Napoli – Lazio 0 – 1 | Marcatori: 22′ s.t. Vecino (L)
Arriva a sorpresa la prima sconfitta casalinga del Napoli che, davanti ai propri tifosi, perde contro la Lazio dell’ex Maurizio Sarri. Vittoria fondamentale, dunque, per i biancocelesti che inseguono da vicino il sogno Champions League, superando per una notte le due milanesi. La squadra della capitale sale dunque a 48 punti, portandosi a -17 dalla capolista, chiaramente inarrivabile.
Decisiva la rete da fuori area di una delle sorprese della formazione laziale, Matias Vecino, schierato in mezzo al campo per limitare il palleggio di Lobotka. Grande tiro da fuori per il giocatore uruguaiano che si insacca alle spalle dell’incolpevole Meret. A nulla serve poi la reazione del Napoli fino al fischio finale.
I VOTI DI NAPOLI – LAZIO
NAPOLI – Meret 6; Di Lorenzo 6,5, Rrahmani 6, Kim 6,5, Olivera 6 (dal 49′ s.t. Zedadka s.v.); Zambo Anguissa 5,5 (dal 26′ s.t. Elmas 5,5), Lobotka 5,5 (dal 39′ s.t. Ndombele s.v.), Zielinski 6,5 (dal 39′ s.t. Simeone s.v.); Lozano 5,5 (dal 26′ s.t. Politano 6), Osimhen 5,5, Kvaratskhelia 6.
LAZIO – Provedel 7; Marusic 6, Patric 6,5, Romagnoli 6,5, Hysaj 6,5; Milinkovic-Savic 6,5, Vecino 7, Luis Alberto 6,5 (dal 43′ s.t. Cataldi s.v.); Felipe Anderson 5,5 (dal 24′ s.t. Pedro 6), Immobile 6, Zaccagni 6 (dal 39′ s.t. Cancellieri s.v.).
I MIGLIORI
Vecino – Il gol decisivo dell’ex centrocampista dell’Inter (pregevole da fuori area) è solo la ciliegina sulla torta di una grande prestazione in mezzo al campo. Tanta sostanza e, soprattutto, fiuto del gol.
Provedel – La parata su Di Lorenzo è da antologia, ma soprattutto fondamentale per il cammino Champions della propria squadra. Un campionato sempre più in crescendo per l’estremo difensore biancoceleste.
I PEGGIORI
Osimhen – Non la serata ideale per il capocannoniere della Serie A, ben controllato dai due centrali laziali. Sfortunato poi nel tentativo di testa su calcio piazzato: solo traversa per lui.
Lozano – Probabilmente sacrificato dal sistema di Spalletti, più sbilanciato sulla fascia sinistra, incide poco in fase offensiva. Rende così facile il compito ad Hysaj, schierato per “schermare” il messicano dal primo minuto.