Nazionali Palermo: la diaspora dei convocati è finita?
Forse è finita. Cone le gare del 10 ottobre, si sono chiusi i gironi di qualificazione ai mondiali di Russia 2018 e con essi (forse) anche la diaspora dei giocatori rosanero convocati con le rispettive nazionali. Una polemica spinosa, che ha diviso e fatto parlare l’intera Serie B e che (a partire dai match con Cremonese e Cittadella) potrebbe volgere al termine, almeno per buona parte dei nazionali rosanero coinvolti.
Dopo i tentativi andati a vuoto in lega Serie B (con ben 14 squadre su 22 che di fronte al commissario Balata hanno bocciato la richiesta di rinvio delle gare), il Palermo ora continua a lavorare sotto traccia, a livello diplomatico, con le varie Nazionali per evitare nuove convocazioni in futuro.
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Come riporta la Gazzetta dello Sport, il quadro della situazione è chiaro: sia il club che i nazionali rosanero, proveranno a far rimanere i giocatori nelle prossime finestre internazionali e a favorire il tutto sarebbe la situazione delle varie federazioni coinvolte, ormai fuori dai giochi per i mondiali e impegnate nei prossimi mesi “solo” in amichevoli.
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I contatti sarebbero già ben avviati con Slovenia (Struna), Bulgaria (Chochev), Bosnia (Jajalo) e Norvegia (Aleesami), mentre Lupo ha incontrato personalmente i dirigenti ed il CT macedone in occasione di Italia – Macedonia per ottenere un’apertura su eventuali convocazioni future di Trajkovski e Nestorovski.
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Chi invece dovrà quasi certamente saltare altri match con il Palermo sono Cionek con la Polonia (impegnata in 2 amichevoli: l’Uruguay il 10 novembre e il Messico il 13 novembre), Posavec e Balogh (ancora a caccia del pass per Euro 2019 U21 con Croazia e Ungheria), nella speranza che anche gli altri tre polacchi, soprattutto Murawski, non tornino nel giro della nazionale. Ma forse la diaspora dei nazionali rosanero, potrebbe essere finita. Quasi.
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