Caso Frosinone, per il Palermo sembra chiudersi lo spiraglio della A
Il calcio d’inizio della Serie A suona come una chiusura definitiva allo spiraglio aperto dal CONI sulle speranze di riammissione in Serie A del Palermo. Il caso Frosinone, dunque, se mai ce ne fosse stata possibilità, non avrà più chance di terminare con una retrocessione dei ciociari in Serie B.
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Questo – scrive Benedetto Giardina per il Giornale di Sicilia – è quanto trapela dopo la richiesta del Collegio di Garanzia dello sport di rivedere la pena inflitta al Frosinone. Le due giornate a porte chiuse e in campo neutro non sono state ritenute una punizione sufficiente ma una retrocessione (con l’esordio della squadra di Longo lunedì sera contro l’Atalanta) è oramai impossibile.
Molto più probabile, invece, che ai ciociari vengano aggiunte delle giornate di squalifica al “Benito Stirpe”. La data in cui si pronuncerà la Corte d’appello sul caso Frosinone non sono ancora note e questo è da considerarsi un altro motivo per cui ogni possibilità di sconfitta a tavolino per i ciociari è prossima allo zero. Queste tempistiche, dunque, rendono ancora più insperato il “miracolo” giuridico cercato dal Palermo.
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Il rientro del Frosinone allo “Stirpe” è previsto per il prossimo 16 settembre contro la Sampdoria ma in caso di inasprimento della sanzione potrebbe essere a rischio il match casalingo contro la Juventus. Mentre il club gialloblu spera di non giocare altre partite al deserto, il Palermo deve rassegnarsi: la Serie A è un miraggio.
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E’ ridicolo e offensivo per l’intelligenza dei tifosi e per l’etica dello sport che Frosinone, Parma e Chievo la facciano franca solo perché il campionato è iniziato. È contro la logica e la giustizia. Palermo e Crotone blocchino il campionato anche con la giustizia ordinaria.