Nestorovski a Repubblica: “Il Palermo è in ritardo ma il tempo è dalla sua”
“Palermo per me ha rappresentato il periodo migliore della mia vita, anche per la mia famiglia. Sono stato benissimo e ho avuto l’occasione di misurarmi col calcio che conta”. Sono le parole d’amore di Ilja Nestorovski, intervistato da Repubblica sulla stagione rosanero.
“Seguo sempre il Palermo e sul City Group ho solamente pensieri positivi perché investono soldi e comprano molti calciatori dagli stipendi alti per costruire un organico ampiamente competitivo – ha detto l’ex attaccante rosa -. Purtroppo, per ora non si vedono risultati. Penso che fra un po’ arriveranno: è una squadra troppo forte per la B. Però a inizio stagione, con tutti quegli acquisti, la immaginavo già capolista”.
Poi, il fattore casalingo che non incide. “Quando giocavamo al “Barbera” vincevamo spessissimo, anche due o tre a zero. Certo, ci potevano stare poche partite sbagliate, ma per noi lo stadio era sicuramente uno stimolo. Non capisco il perché, davanti a 25 o 30mila persone dovrebbe essere più semplice. Forse c’è pressione, ma non deve essere una scusante: c’è sempre. Si può mettere in discussione tutto, ma non chi spinge dal 1° minuto”.
“Il Palermo può ancora andare in A ma deve iniziare a vincere con continuità“. Infine, il passato. “Cambierei solo l’ultima annata segnata dalle difficoltà. Meritavamo indubbiamente la promozione ma c’erano troppi casini societari. Sono arrivati inglesi e chissà chi, ci sarebbe piaciuto rimanerne fuori, ma gli eventi attorno facevano rumore. Non sapevamo nemmeno chi fosse al comando”.