Nestorovski, capitano e goleador: il Palermo riparte da lui
Nestorovski. Si riparte da lui. Il club rosanero ha bisogno di una guida in campo e fuori e da tempo ha deciso di affidare le chiavi della squadra al macedone, capitano e goleador (quattro reti in 45′) nella prima amichevole stagionale e sempre più leader silenzioso del gruppo rosanero.
>AMICHEVOLE, PALERMO – BAD 13-2: TABELLINO E MARCATORI
É evidente che il Palermo stia facendo il possibile per trattenerlo: le offerte di mercato per il macedone ci sono state e (a sentire Zamparini) anche piuttosto ricche, ma dopo aver fatto cassa con altri giocatori il presidente sembra intenzionato a resistere. Nestorovski è stata l’autentica sorpresa della stagione scorsa (11 reti in 37 presenze), in cui, partendo da semi-sconosciuto e nella diffidenza generale, si è guadagnato anche il posto fisso in nazionale. Nonostante un finale di stagione in netto calo – come del resto tutta la squadra – il macedone ha mantenuto intatta la stima dei tifosi. E Tedino e Lupo – su input del presidente – hanno accettato di buon grado di costruire il loro Palermo attorno a Nesto.
Sul piano tecnico le premesse per una stagione da leader ci sono tutte: Nestorovski ha dimostrato (a lunghi tratti) capacità di leadership in campo e fuori, una grande personalità e convinzione nei propri mezzi, ma soprattutto un’impostazione tecnica non comune nei movimenti e nella visione di gioco, soprattutto a livello di serie cadetta. Un giocatore ideale per costruire la giusta chimica, sia in campo sia nello spogliatoio. Ha saltato una sola partita, dimostrando integrità fisica e ha apertamente ammesso di essere ben contento di restare a Palermo.
Le parole del DS Lupo durante l’amichevole contro l’FC Bad del resto sono emblematiche: “Credo che la fascia da capitano sia un segnale. C‘è un bel gruppo, i giocatori migliori non vogliamo darli”. Che tradotto significa che di Nestorovski difficilmente questo Palermo potrebbe fare a meno.
Il problema non è la sua volontà ma quella del mercante che vuole cederlo per fare plusvalenza. Come se non bastassero le cessioni di Pezzella Gonzalez e Bruno Enrique.