Nocerino: “Il “mio” Palermo una grande squadra, comprava un fenomeno dietro l’altro”

Antonio Nocerino ricorda gli anni in rosanero. In un’intervista rilasciata a GianlucaDiMarzio.com, l’ex centrocampista rosanero ha parlato di quel Palermo che tanto fece sognare i tifosi e impressionato l’intera Serie A. “Un aggettivo per quella formazione? Non saprei… eravamo imbarazzanti”.

Con Delio Rossi in panchina, nella stagione 2010-2011, il Palermo arrivò a un soffio dal sogno chiamato Champions League. “Il campionato che si giocava a quei tempi era molto più difficile. L’Inter aveva appena vinto la Champions, il Milan aveva una squadra mostruosa. Noi forti quanto l’Atalanta di oggi? No, non c’è paragone “, afferma il centrocampista classe 1985.

“In tutte le squadre di medio-basso livello era possibile trovare un paio di campioni – prosegue – figuriamoci nelle zone alte della classifica. Eppure, noi eravamo sempre lì, in alto e insieme ai più grandi. Il Palermo comprava un fenomeno dietro l’altro, te ne accorgevi subito che sarebbero arrivati in alto. Si venne a creare un mix equilibrato tra giovani ed esperti e così siamo diventati una macchina perfetta”.

Infine Nocerino ha raccontato l’ottimo rapporto istaurato tra i componenti di quel Palermo che fece grandi cose in Serie A: “Ogni giovedì sera, il blocco di italiani della squadra, ben consolidato e sempre in sintonia, portava a cena quelli che all’epoca erano gli ultimi arrivati. Sudamericani come Cavani, Hernandez o Pastore, lo stesso discorso valeva per Ilicic. Li coccolavamo per metterli a loro agio, ma già sapevamo a cosa saremmo andati incontro”.

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