Padova – Palermo, le probabili formazioni: Lancini torna in difesa
(AGGIORNATO IL 5 GIUGNO, ORE 12.20). Ecco le probabili formazioni di Padova – Palermo, match valido per l’andata della finale dei playoff della Serie C 2021/22 (appuntamento domenica 5 giugno, alle ore 21.00, stadio “Euganeo” di Padova):
PADOVA (3-4-3): Donnarumma; Ajeti, Valentini, Gasbarro; Germano, Ronaldo, Dezi, Curcio; Chiricó, Cervavolo, Bifulco.
Indisponibili: Kirwan, Matei, Busellato
Squalificati: /
PALERMO (4-2-3-1): Massolo; Buttaro, Lancini, Marconi, Giron; De Rose, Damiani; Valente, Luperini, Floriano; Brunori.
Indisponibili: Marong
Squalificati: /
Baldini sceglie ancora una volta i più in forma per la finale d’andata contro il Padova. Lancini torna dal turno di squalifica, c’è tutto l’organico a disposizione ma sono comunque pochissimi i dubbi di formazione. Nessun calcolo, quindi, per quanto riguarda gli undici diffidati.
DIFESA: in porta c’è sempre Massolo, mentre a destra spazio ancora per l’ottimo Buttaro, che cresce di partita in partita. Lancini, scontato il turno di squalifica, riprende il posto al centro della difesa e al suo fianco c’è Marconi. A sinistra dovrebbe tornare titolare Giron.
CENTROCAMPO: Baldini sembra non voler toccare la coppia di mediani che tanto bene sta facendo nelle ultime partite. Accanto a capitan De Rose, quindi, ci dovrebbe essere ancora una volta Damiani, cresciuto in personalità e pulizia tecnica. Dall’Oglio, quindi, va in panchina insieme a Odjer.
ATTACCO: Floriano ha recuperato pienamente dal problema fisico accusato nell’andata contro la Feralpisalò e potrebbe tornare titolare. Soleri, quindi, tornerebbe inizialmente in panchina per subentrare a gara in corso. Conferme per Valente a destra, Luperini trequartista centrale e Brunori prima punta.
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ah meno male, ora siamo più sicuri in difesa :)… Perrotta è meglio, Baldini! Come è meglio Buttaro ad Accardi e di tanto
Preferivo decisamente Perrotta, ma tanto.
A prescindere da come andrà la finale, c’è solo da fare o complimenti a Mirri, Sagramola e Castagnini che, al netto di alcuni errori, hanno veramente compiuto un miracolo sportivo con poche risorse a disposizione. Chiedano scusa chi in maniera incompetente li definiva “il trio delle meraviglie”.