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Il disegno “oscuro” di Tedino e la sorpresa Jajalo. Le pagelle ironiche di Amenta e Ferrara

Minchiachevittoria! Il Palermo resiste, in dieci per più di 50 minuti, a un Avellino più volenteroso che preciso. Ma resta una grande impresa e ancora una volta in trasferta. Ora basta! Vogliamo giocare sempre fuori anzi, a partire dalla prossima settimana, invitiamo presunti tifosi, falsi ultras, veri attassini, gufi e chianciananna, strisciati e affini ad andarsi a sedere nel settore ospiti ed evitare di rovinarci le partite: nella gabbia dove meritano di stare!

Il Palermo gioca più di rimessa che di iniziativa, però non soffre quasi per niente e dà una vera e propria lezione di calcio ai malcapitati lupi irpini, in realtà solo agnellini con buona pace di Ciriaco De Mita. Il Palermo segna al 36esimo su uno degli autogol più belli della storia del calcio: Chochev inventa un assist per il piede di Molina che con un pallonetto degno di Cristiano Ronaldo, quasi in mezza rovesciata, beffa il proprio portiere.

ZAMPARINI: “TIFOSI, TRATTATE IL PALERMO CON AMORE”


L’Avellino accusa il colpo ma non reagisce, l’arbitro invece sì: si inventa un cartellino rosso su un intervento di gioco normale di Cionek, ancorché stupido. Si va al riposo e i vostri croni-tifosi si preparano ad un assedio degno di quello di Sarajevo, giusto per ricordare gli ergastoli appena comminati al boia di Srebrenica, Ratko Mladic, come ricordato dal nostro amico Giorgio, unico slavo non in rosa nel Palermo.

AVELLINO – PALERMO, GLI HIGHLIGHTS

In realtà al rientro in campo è subito festa perché al sesto minuto Gnahorè, innescato da un superlativo Coronado, tira una fucilata a fil di palo che sarebbe stata illegale anche in Texas. L’Avellino prova a reagire ma, anche se Novellino si ostina a tenere i capelli più scuri di quelli di Crocetta, il suo gioco mostra più di 100 anni: palle mosce buttate dentro l’area e neanche uno straccio di idea.

Tocca quindi al Palermo chiudere il match con una discesa di Jajalo degna del miglior Alberto Tomba con assist al solito Nestorosvki che impala portiere, lupi, partita e primato. C’è solo il tempo per il gol della bandiera dell’Avellino (e così ci rimettiamo a pari con i luoghi comuni) e per festeggiare l’ennesima buona prestazione in trasferta di un Palermo corsaro. Forza Palermo!

AVELLINO – PALERMO, LE PAGELLE DI GUIDO MONASTRA

Posavec – 6: Quando si vince non si danno insufficienze ma il suo disimpegno sul passaggio all’indietro di Bellusci è da galleria degli orrori. Resta l’unico portiere che si tuffa senza slancio cadendo sul posto. Funambolo.

Cionek – 6: Poteva essere 5 ma l’espulsione immeritata e la gioia che ci pervade ci impediscono di infierire. Graziato.

Struna – 7: L’avellino con le sue palle inutili dentro l’area gli facilita il compito ma resta attento e preciso come un feldmaresciallo al primo incarico. Teutonico.

Bellusci – 7: Spazza anche tibie e peroni degli avversari e non guarda in faccia neanche se stesso. Anche perché con quella barba si spaventerebbe. Daesh.

Rispoli – 6: Si lancia in contropiede solo nel finale ed è meno ruspa del solito. Due cavalli.

Gnahorè – 8: E’ tornato il nostro Pogba: autoritario, possente, cazzuto e pure goleador. Sarà stato merito del nuovo ciuffo. Laccato.

AVELLINO – PALERMO, LA RABBIA DI NOVELLINO

Jajalo – 8: Mezzo punto in più perché gioca la migliore partita da quando ci rovina il fegato in maglia rosanero. Non sbaglia quasi nulla e ci regala un assolo da cineteca che ci mette serenità nel finale. Sorpresa.

Chochev 6,5: Merita tutta la nostra stima per l’assist a Molina in occasione dell’autogol. Infortunato.

(dal 46′ Szyminski 6,5): Entra subito nel clima partita randellando e provando anche a cavalcare un avversario pur di fermarlo. Sulky.

Alesaami – 6,5: Si vede che sta ritrovando la forma migliore. Difende bene e salta uomini come birilli. Ritrovato.

Coronado – 7: Illumina la gara come nei giorni migliori. Il suo assist per il secondo gol del Palermo vale il prezzo del biglietto. Gruppo elettrogeno.

(dal 79′ Murawski s.v.)

Nestorosvki – 8: Segna un grandissimo gol dopo il quale abbiamo tirato fuori i bicchieri per il Vesper Martini shakerato, ma non mescolato. Lotta, si sbatte, cade, si rialza, litiga e prende continuamente “questioni” facendo impazzire tutti gli avversari. Zicca.

(dall’86’ La Gumina s.v.)

Tedino – 8: Sull’espulsione ridisegna la squadra senza che nessuno, compresi noi e sicuramente non lui, capisca cosa combini. Ma ci azzecca e ci porta sempre più in alto. Grappa Bocchino.

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4 thoughts on “Il disegno “oscuro” di Tedino e la sorpresa Jajalo. Le pagelle ironiche di Amenta e Ferrara

  1. Sta mano pò esse fero e pò esse piuma. Amenta e Ferrara, infallibili. Smith & Wesson, licenza di uccidere (gli attassini)

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