E il Palermo a sorpresa schierò la Vispa Teresa. Le pagelle ironiche di Amenta e Ferrara
Una delle settimane peggiori della nostra vita calcistica si chiude con una serata da incubo, una di quelle che non ti riprendi neanche dopo un hangover (postumi da ubriachezza, ndr) a Las Vegas dopo un addio al celibato. Dall’Italia fuori dai mondiali alle tempeste societarie sul Palermo, che poi viene anche letteralmente asfaltato in casa da un Cittadella che sembra il Real Madrid, vi renderete conto che in questi frangenti anche per due super ottimisti e amanti del cazzeggio come noi viene difficile trovare le parole per mettere insieme due battute di senso compiuto.
Siamo dei fedeli seguaci di Nick Hornby e delle sue teorie sul calcio, in cui per fortuna c’è sempre un’altra partita ed un’altra stagione, ma periodi così ti fanno perdere qualunque certezza sia nel breve che soprattutto nel lungo periodo, in cui del resto – come diceva Keynes – saremo tutti morti. Peraltro, visto che i rosa non sono neanche scesi in campo al Barbera e hanno sprecato malamente la bella vittoria con la Cremonese, e rovinato i giudizi lusinghieri sulla loro compattezza come gruppo, sulla squadra ammazza campionato e sulla superiore tecnica individuale, ci sembra ci sia poco da stare allegri.
PALERMO – CITTADELLA, LE PAGELLE DI GUIDO MONASTRA
Il Palermo, umiliato in casa dal Cittadella sin dal primo minuto, sembra messo male in campo, pauroso, timido e contratto e con il passare dei minuti peggiora. Non ci viene in mente una bella giocata, una triangolazione, una ripartenza, una chiusura difensiva pulita, uno spunto individuale. Nulla. Zero. Buio assoluto. Ricordiamo, anche se preferiremmo dimenticarlo, solo 11 giocatori in maglia bianca che abbiamo dovuto contare più volte per essere sicuri che non fossero quattro o cinque in più. Questi “satanassi” raddoppiavano su ogni palla come in “Fuga per la vittoria”, si lanciavano negli spazi con una velocità degna della sfida tra Flash e Superman vista in “Justice League” e soprattutto hanno strapazzato i malcapitati in maglia rosa come neanche fanno più i bulli a scuola con il più sfigato della classe.
Vogliamo sperare sia stata solo una serata negativa per concludere degnamente una settimana infernale. Se così non fosse non sappiamo a quale santo votarci, a quale bottiglia attaccarci o di quale sostanza lecita abusare per riuscire a continuare a gridare, nonostante tutto, il nostro triste solitario y final Forza Palermo!
PALERMO – CITTADELLA, GLI HIGHLIGHTS
Posavec 4 – Ne prende tre, di cui almeno il secondo è colpa sua per la solita respinta corta sui piedi dell’avversario dopo un tiro non irresistibile. Ricordando la parata miracolo di Pomimi di sette giorni fa appare incredibile che debba continuare a giocare lui anche perché dà sempre una complessiva sensazione di insicurezza a tutti quelli che giocano e anche a quelli che guardano la partita. Basta.
Struna 4 – E’ consolante sapere che può tornare ad essere quello che abbiamo sempre visto fino a poche settimane or sono. Oltre a non chiudere mai in tempo sul suo diretto avversario ricordiamo anche un paio di rinvii con palla in tribuna mentre era completamente solo che la dicono lunga sulla lucidità con cui stava in campo. Fleshato.
Szyminski 4 – Due gol nascono dal suo lato dove si passa facilmente come neanche durante il blitzkrieg. Fondamentalmente ci capisce poco. Abbattuto.
Bellusci 4 – Vaga spensierato sulla linea difensiva come Alice nel Paese delle Meraviglie. In effetti una meraviglia è sembrato tutto ciò agli attaccanti veneti che lo infilzano senza pietà. Humpty Dumpty.
LA FOTOGALLERY DI PALERMO – CITTADELLA
Rispoli 4,5 – La ruspa si è inceppata. Che anche per lui non era giornata lo abbiamo capito quando su una bella apertura di Nestorovski lo abbiamo visto 20 metri indietro rispetto a dove sarebbe stato solitamente, con la faccia perplessa e anche un po’ schifata. Apnea.
Murawski 4,5 – Nel primo tempo ricordiamo qualche suo buon movimento. Nel secondo tempo non ci ricordiamo neanche se c’era ancora. Svanito.
Jajalo 4 – Lo annotiamo sul taccuino solo quando esce per essere sostituito da Coronado. Non pervenuto.
(dal 10′ s.t. Coronado 5) – Entra per dare la scossa al Palermo con la sua tecnica superiore. Ma quando mai. Si ambienta subito con la serata nerissima dei suoi compagni e non ne azzecca una se non un bel tiro da fuori che fa guadagnare la pagnotta al portiere veneto. Brutto anatroccolo.
Chochev 5,5 – Incredibilmente risulta ancora uno dei migliori, cercando qualche buona iniziativa anche individuale. Certo, se poi uno si deve affidare solo al bulgaro per risollevare una serata così c’è da mettersi a urlare. Fiammella.
TEDINO PARLA DELLA SCONFITTA COL CITTADELLA
Aleesami 4,5 – Non spinge, non difende, praticamente non serve. A sua parziale scusante la evidente mancanza di condizione dopo l’infortunio. Arripigghiati.
Embalo 5 – Per correre corre e per impegnarsi si impegna. L’esito però risulta del tutto inconsistente. Vispa Teresa.
(dal 17′ s.t. Trajkovski 4,5) – Dicono sia entrato per provare a cambiare le sorti di una partita maledetta. Dateci conferma per favore. Chi l’ha visto?
Nestorovski 4,5 – Certo i compagni non lo hanno particolarmente aiutato ma anche lui ci ha messo abbondantemente del suo, fallendo nel primo tempo un paio di buone opportunità in maniera imbarazzante. Sbilenco.
Tedino 4 – Non sappiamo dove cominciano i suoi demeriti e finiscano quelli di chi è andato in campo. O viceversa. Fatto sta che ci sembra che non abbia capito nulla di quello che stava succedendo in campo. Incartato.
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